Il Comune di Oristano e la Fondazione Sa Sartiglia si preparano a chiedere all'Unesco la proclamazione della Sartiglia come patrimonio dell'umanità. Lo ha annunciato stamattina il sindaco della città e presidente della Fondazione, Guido Tendas, nel corso della conferenza stampa di bilancio della plurisecolare giostra equestre che si è svolta domenica 7 e martedì 9 febbraio con la partecipazione di 42 pariglie, composte ciascuna da tre cavalli e altrettanti cavalieri.
L'unico ostacolo poteva essere la grande prudenza con cui l'Unesco prende in esame richieste che riguardino manifestazioni con la presenza di animali – ha ammesso il primo cittadino – spiegando però che la manifestazione a questo proposito ha tutte le carte in regola grazie alla grande attenzione di tutti i protagonisti della Sartiglia al benessere dei cavalli, che è verificato, tenuto sotto controllo e studiato in tutte le fasi della giostra da una commissione veterinaria permanente che opera in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Sassari.
Ed a questo proposito, la conferenza stampa è stata anche l'occasione per fare il punto sulla fine di Spy Sun, il purosangue inglese morto per una scivolata sull'asfalto avvenuta in un momento di pausa della giostra con il cavaliere che lo teneva a mano. "La morte del cavallo non è imputabile a quel che ha fatto durante la Sartiglia, la caduta ha provocato la rottura di due ossa del cranio ed un'emorragia cerebrale che ha interrotto istantaneamente le funzioni vitali", ha spiegato il presidente della Commissione veterinaria Michele Pazzola riferendo i risultati ancora ufficiosi dell'autopsia eseguita presso la Clinica veterinaria dell'Università di Sassari.
Un grande pubblico per un grande spettacolo. L'edizione 2016 della Sartiglia va in archivio con grandissima soddisfazione degli organizzatori e dei protagonisti. Il bilancio tracciato dal sindaco di Oristano Guido Tendas, anche nella veste di presidente della Fondazione che ne cura gli aspetti organizzativi e logistici, è più che soddisfacente.
Neanche il maltempo è riuscito a rovinare la festa. Né quella dei Gremi dei cavalieri, che la pioggia caduta domenica pomeriggio se la sono presa tutta, né quella degli spettatori, che quest'anno sono anzi cresciuti di numero rispetto al 2015, facendo registrare anche un incremento di entrate per i biglietti delle tribune di via Duomo e di via Mazzini.
I biglietti venduti sono stati 6.075 (300 in più rispetto al 2015) per un incasso di 135.758 euro (11 mila in più dell'anno scorso), che copre una grossa fetta del costo totale della manifestazione. Complessivamente, considerando cioè anche gli spettatori non paganti, la Fondazione ha calcolato che tra domenica e martedì su via Duomo e su via Mazzini si sono riversate più di 60 mila persone e che molte altre migliaia si sono distribuite nelle strade e nelle piazze del Centro storico.
Più che positivi, ha spiegato poi il direttore della Fondazione Francesco Obino, anche i dati sugli ascolti e i contatti delle dirette streaming via web e televisive in italiano, inglese e sardo. "La Sartiglia è la manifestazione di maggior richiamo turistico dell'isola in bassa stagione", ha tenuto a ribadire il sindaco e presidente della Fondazione Guido Tendas, auspicando una maggiore attenzione da parte della Regione e in particolare dell'assessorato al Turismo.






