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Sciopero e sit-in dei 130 lavoratori della Saipem Intermare, l'azienda che produce piattaforme petrolifere ad Arbatax, per scongiurare la cassa integrazione. Dopo la perdita di una grossa commessa norvegese, nel porto ogliastrino ci sarà lavoro solo fino a settembre, il futuro è un incognito.
"Per questo – spiega Gianni Lucaria della Cisl – abbiamo aderito allo sciopero nazionale di tutti i siti Saipem in Italia indetto da Cgil e Uil. La situazione di Arbatax è preoccupante – conferma il sindacalista – Qui oltre ai 130 lavoratori a tempo indeterminato, c'è lavoro per 400 maestranze dell'indotto. Se finiscono le commesse sono tutti posti persi. Per i dipendenti il rischio è che se si arriva alla cassa integrazione non si rientra più al lavoro".
Martedí prossimo, 23 febbraio, arriveranno ad Arbatax i vertici nazionali della Saipem: in quell'occasione i sindacati aspettano di avere risposte sul futuro degli occupati.