Le risorse per il sociale sono salve, anzi aumentano: invece di 32 milioni ne sono stati trovati circa 41 che portano la dotazione complessiva dei tre fondi – non autosufficienza, contrasto alle povertà e servizi integrati alla persona – a 250,3 milioni di euro.
Risorse incrementate rispetto ai 209 milioni stanziati inizialmente nella Finanziaria 2016 ma comunque inferiori rispetto al 2014, quando per il sociale c'erano a disposizione 236 milioni di euro. La soluzione per il welfare è stata trovata nel vertice di maggioranza di questo pomeriggio, al quale hanno partecipato gli assessori del Bilancio e della Sanità, Raffaele Paci e Luigi Arru, in vista dell'inizio della discussione sulla Manovra in commissione, prevista per le 16 di domani.
Le risorse recuperate arrivano in parte da Fondi Ue, esattamente 26,7 milioni di euro (16 mln per la non autosufficienza, altri 18,7 per le povertà) e in parte da fondi nazionali (non autosufficienza e politiche sociali), in tutto 14,7 milioni. Sarà inserita anche una clausola di salvaguardia che prevede il finanziamento dei tre fondi regionali fino ad oggi senza copertura, nel caso in cui lo stanziamento europeo non fosse immediatamente disponibili per l'anno in corso.
Nel frattempo scade alle 20 il termine per la presentazione degli emendamenti alla Finanziaria: tra quelli della maggioranza e dell'opposizione si stima di arrivare ad oltre un migliaio di proposte di modifica. Il centrosinistra non ne ha concordati molti per esiguità dei tempi, ma si sa che la Giunta presenterà quello condiviso oggi per la copertura del welfare, quello che sterilizza gli aumenti di Irpef e Irap e alcuni emendamenti tecnici. Tra questi c'è anche quello da 24 milioni che adegua lo stanziamento della sanità al fabbisogno Cipe attraverso uno spostamento di risorse dal ripiano di debiti pregressi.
Sempre sul versante sanità, alcune forze politiche proporranno di attingere altro denaro dalle riserve erariali, dalle società in liquidazioni e dal fondo della Sfirs, mentre il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Psi), presenterà la richiesta di 2 milioni di euro per la sanità penitenziaria e probabilemnte una da 25 milioni relativa al pagamento di mobilità passive pregresse (rimborso per viaggi per le cure fuori regione).
Sempre Perra proporrà un emendamento per impinguare di 2,5 milioni di euro le risorse a favore del Teatro Lirico di Cagliari, che oggi ha uno stanziamento di 5,7 milioni, e un altro, firmato con l'Upc, per trovare una soluzione alla gestione delle Zir, le zone industriali.
Infine, secondo quanto si è appreso, è stato accolto dalla maggioranza – e quindi dovrebbe avere il via libera in commissione e in Aula – un emendamento che stanzia sette milioni a favore di 1.000 borse per il diritto allo studio universitario, proposto da Roberto Deriu (Pd). Il numero degli studenti ritornerebbe così sopra i 40 mila facendo ottenere più risorse statali ai due atenei sardi.