Cgil, Cisl e Uil sollecitano la Regione "ad assumere una decisione definitiva sui tempi e sulle modalità per portare il metano nell'Isola non oltre il prossimo mese di marzo, anche perché siamo convinti che coloro che sono stati eletti per assumersi delle responsabilità non possano sfuggire al dovere di decidere in tempi adeguati nell'interesse della Sardegna".
I tre sindacati ritengono, infatti, che il Piano Energetico approvato dalla Giunta regionale sia "preparatorio ad un progetto di sviluppo generale della Sardegna, ma contenga un grave limite, quello cioè di non indicare nell'immediato il percorso, i tempi e le modalità, per portare il metano nell'Isola".
"Di indecisionismo si muore e i ritardi sul metano, che danneggiano i cittadini e le imprese, rischiano di essere fatali per un sistema produttivo tutto da rilanciare, ragione per cui essendo fondamentali i tempi di assunzione delle decisioni è opportuno fare una scelta precisa e definitiva – attaccano i segretari regionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Giacomo Migheli, Marco Nappi e Tore Sini – per quanto ci riguarda il metano deve arrivare in tempi stretti e a prezzi competitivi e la rigassificazione è l'unica scelta in grado di garantire l'approvvigionamento in un tempo relativamente breve e a un prezzo certamente competitivo".
Infine Migheli, Nappi e Sini sostengono che "la nuova programmazione energetica regionale passa anche attraverso la graduale riconversione delle centrali elettriche esistenti, Ep Fiumesanto, Enel Portovesme, Ottana Energia, per cui non è più rinviabile nel tempo l'avvio degli interventi di riqualificazione tecnologica, finalizzati a una maggiore sostenibilità ambientale e competitività economica, prevedendo anche interventi di ammodernamento e sicurezza della rete elettrica sarda".
Regione Metano, sindacati a Regione: “Decida entro marzo”
Metano, sindacati a Regione: “Decida entro marzo”
