Condanna più dura, in appello, per l'ex luogotenente dei carabinieri ed ex responsabile dell'antidroga Umberto Solvi: dovrà scontare 18 anni e otto mesi invece dei 13 anni e quattro mesi inflitti in primo grado due anni fa.
Oggi, dopo nove ore di camera di consiglio, i giudici della Corte d'Appello di Cagliari hanno accolto la richiesta del pm Danilo Tronci (che aveva impugnato l'assoluzione dall'associazione a delinquere decisa nella sentenza di primo grado nel gennaio 2014) e aumentato la pena dell'ex capo degli investigatori della Procura, finito in una brutta vicenda di droga rubata e peculato. Secondo l'accusa, sarebbe stato coinvolto in un traffico di droga con un'organizzazione criminale nella zona di Is Mirrionis.
L'indagine del sostituto procuratore Tronci era legata all'operazione "Biancaneve" e oggi, in appello, sono stati riuniti sia il procedimento che era finito a dibattimento, che quello che si era risolto in abbreviato davanti al Gup.
Complessivamente una ventina di imputati. Condanna praticamente confermata (salvo un leggero sconto per via di una prescrizione) per l'altro carabiniere Luigi Cecere che dovrà scontare 15 anni e tre mesi, mentre Ornella Desogus ha visto riformata la sua condanna dai 9 anni del primo grado a 6 anni e sette mesi.
Tra le pene più pensati inflitte dalla Corte d'Appello presieduta da Fiorella Pilato quella a 10 anni per Giuseppe Fois e 14 anni e 4 mesi per Sergio Ulzega.
