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Cento opere da 29 istituti di detenzione di tutta Italia, tutte ispirate alla prigionia di Antonio Gramsci: le migliori, saranno proclamate sabato 27 febbraio, alle 17, ad Ales da una giuria composta dagli artisti Pinuccio Sciola, Alberto Scalas e Massimo Spiga. Ci sarà anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
La seconda edizione del premio "Gramsci visto da dietro le sbarre", promosso dal Comune che ha dato i natali all'intellettuale sardo e dall'associazione "Casa Natale Antonio Gramsci", è la prima iniziativa nell'ambito dell'"Anno Gramsciano" istituito il 19 gennaio scorso con una delibera della Giunta Pigliaru.
"La presenza del ministro Orlando dimostra l'importanza dell'iniziativa – ha detto questa mattina l'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino – con l'anno gramsciano vorremmo riportare questo grande intellettuale, il più grande che abbiamo, al centro del dibattito e delle discussioni, ma vorremmo anche promuovere un lavoro di riappropriazione della sua opera da parte di noi sardi, dato che a livello accademico è studiato più all'estero che in Italia".
Alberto Coni, presidente dell'associazione Casa Natale, ha ricordato che "l'idea di istituire un premio nasce da un quadro di Peppinetto Boi, pittore di Ales, che rappresentò le idee di Gramsci mentre dal carcere prendono il volo sulle ali di un gabbiano".
Tra le carceri sarde partecipa solo quella di Tempio; tra quelle della penisola, anche Rebibbia e San Vittore. Tutti i concorrenti riceveranno un attestato. Il primo classificato riceverà 500 euro, 300 andranno al secondo, 200 al terzo.