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Il vice comandante dei vigili urbani di Arzachena è finito al centro di un procedimento disciplinare conclusosi con il licenziamento. Sarebbero 2.785 le ore di assenza, in cinque anni, contestate dall'Ufficio disciplinare del Comune dove l'uomo lavora da 34 anni. Sul procedimento la procura della Repubblica di Tempio ha aperto un fascicolo.
"Sono certo che il giudice del lavoro farà chiarezza su questa vicenda, che sicuramente mi dipinge per quello che non sono", a parlare è Gianluigi Sias, di 55 anni, il capitano dei vigili di Arzachena, la cui vicenda è stata anticipata dal quotidiano la Nuova Sardegna. La Commissione, presieduta dal dirigente dell'Ufficio Tecnico del comune smeraldino, gli contesta le ore di assenza accumulate nel periodo 2010-2015.
Oltre un anno e mezzo di lavoro in cui il vice comandante non sarebbe stato in servizio, nonostante il comune di Arzachena si trovi ad amministrare zone sensibili come la Costa Smeralda, Cannigione, Baia Sardinia, meta nel periodo estivo di migliaia di turisti. Il procedimento nei confronti del capitano Sias è stato avviato, in seguito ad un esposto anonimo, nell'ottobre 2015 dalla Commissione disciplinare che negli scorsi mesi ha sentito oltre a Sias, anche il dirigente al comando dei Vigili.
Sulla notifica del licenziamento, avvenuto con una raccomandata, il legale del vigile non rilascia dichiarazioni, così come i suoi colleghi, gli amministratori e i dirigenti comunali. L'avvocato di Sias ha ricevuto mandato per impugnare il procedimento davanti al giudice del lavoro: all'interno del faldone ci sarebbe anche il "brogliaccio", una sorta di libro in cui si registrano gli orari e turni di servizio e le eventuali mancate timbrature del cartellino dei dipendenti del Comando dei Vigili urbani, assenze però giustificate per questioni di ufficio dal dirigente del Servizio. Un documento che a breve verrà acquisito anche dalla Procura.