Nel nuovo carcere di Oristano ci sono 54 agenti di Polizia penitenziaria in meno rispetto ai 210 previsti dalla pianta organica. In compenso ci sono 33 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare, che è di 260, e così si spiega come ognuno dei 156 agenti in servizio debba recuperare 75 giorni e mezzo di congedo ordinario dei quali non ha potuto usufruire negli ultimi tre anni. Lo denuncia il coordinatore regionale della Uil Pubblica amministrazione Michele Cireddu, che ieri ha visitato i luoghi di lavoro del carcere assieme al segretario regionale Stefano Pilleri e ai segretari provinciali Luigi Piu, Marco Sanna e Alessandro Pinna.
Quello dei quasi 12 mila giorni di congedo ordinario accumulati in tre anni, però, non è l'unico problema. Le carenze di organico, spiegano i sindacalisti della Uilpa, impediscono per esempio anche di rispettare le normative che impongono l'isolamento notturno dei detenuti in regime di Alta Sorveglianza 1 e solo l'alta professionalità del personale ha permesso di fronteggiare nel migliore dei modi i 53 eventi critici registrati nell'ultimo anno.
La Uilpa denuncia anche la mancata emanazione da parte del direttore di un protocollo d'intesa locale che potrebbe garantire migliori condizioni di lavoro per gli agenti e a questo proposito lamenta il fatto che il personale debba pagare il canone per la caserma agenti, dove però d'estate fa molto caldo perché manca il climatizzatore.







