tribunale-ha-deciso-budelli-all-and-rsquo-ente-parco

L'isola di Budelli non sarà più di privati. Il tribunale delle esecuzioni immobiliari di Tempio Pausania ha assegnato definitivamente l'isola all'Ente Parco La Maddalena. Da proprietà privata, dunque, il gioiello dell'arcipelago di La Maddalena, famosa per la sua spiaggia rosa, viene assegnato ora allo Stato.
Budelli era stata acquistata all'asta dal magnate neozelandese Michael Harte, per poco meno di 3 milioni di euro.
Dopo una battaglia legale seguita all'acquisto dell'isoletta disabitata, su cui persistono vincoli strettissimi che impediscono ogni progetto di costruzione, a dicembre Harte si era preso un periodo di riflessione prima di perfezionare l'acquisto, legato alla possibilità di realizzare o meno i progetti che aveva pensato. A febbraio, infine, Harte aveva rinunciato all'acquisto.
"Siamo soddisfatti – commenta il presidente dell'ente, Giuseppe Bonanno -. L'isola è rimasta per troppo tempo nell'oblio, speriamo ora di poter avviare subito dei progetti per la sua valorizzazione, che vorremmo coinvolgessero direttamente gli studenti".
L'ente nel 2014 aveva versato 3 milioni di euro per esercitare il diritto di prelazione, "cui era seguito un decreto di assegnazione, giudicato però illegittimo dal Consiglio di Stato", spiega il presidente. In seguito alla rinuncia del magnate neozelandese, però, il decreto di assegnazione dell'Isola di Budelli all'Ente Parco è rimasto in piedi, ed è stato ribadito oggi dal Giudice di Tempio, che lo ha definitivamente assegnato all'ente che gestisce il parco dell'arcipelago di La Maddalena. 

"Chiusa la complessa vicenda immobiliare di Budelli, il sogno della II B della scuola media di Mosso, piccola cittadina montana del biellese, di farne l'isola dei giovani, può proseguire". Lo afferma il Wwf, che si dice pronto a un progetto partecipato con la scuola, il parco della Maddalena e altri enti.
"Ci auguriamo che da oggi si possa scrivere la nuova storia di Budelli", afferma la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi. "Il Wwf, con le sue competenze e la sua esperienza, con le sue 100 Oasi e i suoi 50 anni di impegno per la tutela della natura italiana, è a disposizione per un progetto di conservazione condiviso ed innovativo. Sarebbe fantastico se un progetto di conservazione partisse dal basso, fosse condiviso e partecipato e realizzato in collaborazione con gli Enti proposti, quindi con il parco della Maddalena, il ministero dell'Ambiente e la Regione Sardegna".