I diritti della difesa non sono stati lesi con lo stralcio del fascicolo: il processo all'ex sottosegretaria alla Cultura, Francesca Barracciu (Pd), per i fondi ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna, va dunque celebrato senza indugi. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno così respinto le eccezioni preliminari dei legali dell'imputata, che puntavano all'annullamento del procedimento.
Ma la difesa non molla. Questa mattina l'avvocato Franco Luigi Satta ha presentato una nuova istanza, sollevando una eccezione di costituzionalità sempre legata alla presunta violazione dei diritti della Barracciu a difendersi correttamente dall'accusa di peculato.
"La difesa non vuole celebrare il processo – ha attaccato il pm Marco Cocco – si tratta di una nuova eccezione irrilevante e manifestamente infondata". Ma il collegio presieduto da Massimo Costantino Poddighe, ha rinviato l'udienza al 29 aprile prossimo per sciogliere la riserva e decidere se proseguire o sospendere il dibattimento.
All'ex sottosegretaria, assente questa mattina in Aula, la Procura contesta una somma di 81 mila euro, relativa alla legislatura 2004-2009, quando era consigliere regionale.
Un'udienza brevissima, quella di oggi, che si è consumata interamente con lo scioglimento delle riserve sulle eccezioni preliminari, ma che ha nuovamente fatto vedere scintille nel botta e risposta tra il pm Cocco e il difensore Satta.
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Rimborsopoli, pm: “Difesa Barracciu non vuole processo”







