Indietro di sei stipendi e persino dei gettoni da ottanta euro di Renzi. È la condizione in cui si trovano i lavoratori dell'Aias e della Fondazione Randazzo (convenzionata Asl per la fornitura di servizi essenziali) che oggi manifestano sotto il palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, per chiedere "un impegno serio da parte della politica isolana".
E non è un caso che stavolta abbiano deciso di organizzare il sit-in dove ha sede la presidenza della Giunta. "L'assessorato alla Sanità non è stato in grado di risolvere i nostri problemi – spiega Fulvia Murru della Uil – siamo qui perché vogliamo che la nostra vertenza abbia lo spazio che merita nell'agenda della Giunta Pigliaru, al pari di altre in cui sono coinvolti anche meno lavoratori".
Tra Aias e Fondazione, i dipendenti che da mesi non vengono pagati sono circa 1.400. I problemi iniziano nel 2007 con la firma della cassa integrazione per 130 lavoratori che verranno licenziati a maggio del 2013. "La riabilitazione che fa capo all'Aias – sottolinea il segretario regionale di Fp Cgil, Nino Cois – deve entrare a far parte del servizio sanitario regionale, così da garantire efficienza delle prestazioni ma anche sicurezza e certezza per i diritti dei lavoratori e controllo sullo risorse economiche". "Non esiste nemmeno un piano industriale – tuona Roberto Fallo di Cisl Fp – e in generale l'Aias ha dimostrato di essere inadeguata a gestire i servizi. Per questo chiediamo che la vertenza abbia il suo giusto posto nell'ordine del giorno della Giunta".
I sindacati saranno ricevuti dall'assessore alla Sanità Luigi Arru e dal capo di Gabinetto della presidenza, Filippo Spanu.
Arru. Massimo impegno per risolvere la questione stipendi arretrati e attenzione per le condizioni di lavoro difficili. Sono le garanzie che Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità, ha offerto ai rappresentanti sindacali dei dipendenti dell'Aias e della Fondazione Randazzo che nel pomeriggio hanno organizzato un sit-in sotto il palazzo della Giunta, in viale Trento a Cagliari.
Durante l'incontro, al quale ha preso parte anche il capo di Gabinetto della presidenza Filippo Spanu, le sigle hanno chiesto un posto di primo piano per la vertenza nell'agenda dell'Esecutivo, e hanno ricordato che i lavoratori non pagati da sei mesi sono circa 1.400.
Arru era reduce da un altro vertice con le parti sociali, in mattinata. All'ordine del giorno, la ripresa di nuove relazioni sindacali, un confronto costante su Rete ospedaliera, azienda sanitaria unica e Rete delle cure primarie. Assessore e Cgil, Cisl e Uil hanno convenuto sull'importanza della condivisione del percorso di riforma e prospettato incontri anche sul territorio con focus tematici sui passaggi della nuova normativa regionale.







