"Esiste un problema oggettivo di omogeneità di trattamento dei lavoratori rispetto all' accertamento dell'esposizione all'amianto da parte dell'Inail".
L'ha dichiarato la presidente della commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali del Senato, Camilla Fabbri, dopo l'audizione di Mauro Murgia e Sabina Contu, rispettivamente vice presidente nazionale e presidente regionale di Aiea (Associazione italiana esposti amianto).
I due dirigenti hanno chiesto "il commissariamento del Contairp Inail della Sardegna, colpevole di non aver riconosciuto la presenza di amianto negli ex impianti Enichem di Ottana e di Assemini a differenza di quanto avvenuto, a parità di condizioni, a Pisticci, in Basilicata". Il caso delle morti sospette per amianto è approdato in Parlamento dopo che i tre senatori del Pd, Silvio Lai, Ignazio Angioni e Giuseppe Cucca, avevano suggerito alla senatrice Fabbri di aprire un fascicolo.
Contu e Murgia hanno ripercorso le tappe della vicenda, portando tutta la documentazione acquisita in anni di lavoro, e ricordando il caso del medico Inail – chiamato "il dottor D" – che avrebbe prestato servizio per l'Istituto ma contemporaneamente anche ad Ottana. Il conflitto di interessi del "dottor D" è stato anche l'oggetto di una recente interrogazione del parlamentare di Sel Michele Piras.
"L'inchiesta, che oggi abbiamo istruito, dovrà proseguire prevedendo nuove audizioni – ha annunciato la Fabbri – in particolare delle autorità amministrative e giudiziarie che si stanno occupando della vicenda dei lavoratori dell'ex Enichem esposti ad amianto e ad altre sostanze nocive".
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