"In questo momento, oltre alla forte unità di intenti che non è mai stata in discussione, è più che mai necessaria una fattiva collaborazione da parte di tutti gli attori in gioco: Governo, Regione, sindacati e investitori.
In una fase delicata e cruciale come questa, oltre alla garanzia del massimo impegno da parte delle istituzioni, è essenziale che il lavoro di tutti i soggetti sia messo in campo con la maggiore serenità e concentrazione". Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco pigliaru, all'indomani dell'incontro a Roma sulla vertenza Alcoa con il sottosegretario Claudio De Vincenti.
"Il Governo – ha sottolineato il presidente – conferma il suo impegno ad operare con determinazione affinché rimangano aperte le prospettive di ripresa del sito Alcoa di Portovesme, a partire dalla proposta all'esame di Glencore. Nei prossimi giorni saremo tutti impegnati a lavorare ancora di più per raggiungere rapidamente questo obiettivo, come ho avuto modo di riferire anche ai consiglieri regionali che mi hanno contattato prima di recarsi a Portovesme a manifestare solidarietà ai lavoratori".
Pigliaru è in costante contatto con i rappresentanti sindacali di Alcoa che da tre giorni occupano il tetto del silos a 60 metri di altezza. "Abbiamo chiesto loro di scendere – ha riferito il governatore – per proseguire le interlocuzioni con le istituzioni e portare avanti la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro nelle forme ordinarie".
Cinque consiglieri regionali hanno raggiunto nel pomeriggio lo stabilimento Alcoa di Portovesme per manifestare solidarietà ai tre sindacalisti di Fiom, Fim e Uilm che da tre giorni protestano su un silos a 60 metri d'altezza.
Si tratta di Pietro Cocco (Pd), Luca Pizzuto (Sel), Edoardo Tocco (Forza Italia), Gianluigi Rubiu (Udc) e Angelo Carta (Psd'Az). I cinque politici sono stati messi in collegamento telefonico, in viva voce, con Roberto Forresu, Rino Barca e Daniela Piras. Prima si sono informati sulle condizioni di salute dei tre segretari metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, poi hanno assunto l'impegno di portare le istanze dei lavoratori a livello nazionale, così da aumentare il livello della pressione sul Governo chiamato a dare una risposta sulle trattative con Glencore, la multinazionale svizzera interessata all'acquisizione dello smelter.
"La vertenza Alcoa è una vicenda complicata che vede coinvolti diversi attori, dalla Regione al Governo, e che non può rimanere chiusa. Un'accelerazione può essere data solo da presidente del Consiglio Matteo Renzi, Il governo ha il dovere di intervenire con forza". Lo ha detto, ad inizio seduta del Consiglio regionale, il capogruppo del Pd Pietro Cocco, che insieme ai colleghi di Sel, Luca Pizzuto, dell'Udc, Gianluigi Rubiu, del Psd'Az Angelo Carta e di Fi Edoardo Tocco, ha fatto visita ai tre sindacalisti asserragliati nel silo delle materie prime nello stabilimento Alcoa di Portovesme.
I capigruppo, dopo avere sentito telefonicamente i lavoratori ai quali hanno manifestato la propria solidarietà, hanno ribadito l'impegno trasversale nell'Assemblea e per un'interlocuzione con i rappresentati parlamentari di ciascuna parte.
Rubiu, inoltre, ribadendo che "la situazione è grave perchè i tre non hanno alcuna intenzione di scendere dal silo, ha proposto di scrivere ed approvare un ordine del giorno unitario.







