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"Oltre alla solidarietà a loro e ai rappresentanti sindacali, che occupano un silo della fabbrica chiediamo al Governo e a tutti i soggetti coinvolti di risolvere definitivamente questa interminabile vertenza". Lo ha detto il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, che a tarda mattina si è ritrovato con i sindaci del Sulcis Iglesiente al presidio dei lavoratori ex Alcoa per manifestare la vicinanza del territorio alla loro lotta, "che in realtà è la lotta di tutto il Sulcis Iglesiente".
Casti e gli altri sindaci hanno sentito telefonicamente i tre segretari dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Forresu, Rino Barca e Daniela Piras, che si trovano da quattro giorni a 60 metri d'altezza sul silo delle materie prime dello stabilimento di Portovesme, in attesa di un segnale di svolta nella trattativa per la cessione dell'impianto.

Il leader dell'Udc sardo, Giorgio Oppi, ed il capogruppo in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, hanno scritto una lettera al segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, rivolgendogli "un accorato appello, affinché possa intercedere con il governo Renzi di cui il nostro partito fa parte e ne sostiene la maggioranza" per cercare di trovare una soluzione alla vertenza Alcoa.
Oppi e Cesa ricordano che "in questi giorni il Governo nazionale ha aperto un tavolo di trattativa con la Regione e la Glencore, società svizzera che dovrebbe acquisire l'Alcoa di Portovesme e garantire la ripresa dei lavori dello stabilimento di produzione di alluminio e i relativi livelli occupazionali".
Inoltre sottolineano che "i segretari confederali dei metalmeccanici, Roberto Forresu della Fiom-Cgil, Rino Barca della Fsm-Cisl e Daniela Piras della Uilm-uil, esasperati come i lavoratori dai mesi di attesa, ormai da giorni sono saliti in uno dei silo dello stabilimento ad oltre 60 metri di altezza e non hanno intenzione di scendere se non dopo che da Roma arriveranno notizie positive sulla trattativa".