Si fa sempre più complicato il tentativo in atto per trattenere Ryanair nell'aeroporto "Riviera del corallo" di Alghero. Oggi la compagnia low cost irlandese, che già da alcuni mesi ha manifestato la volontà di non avere più base ad Alghero, ha annunciato ai propri dipendenti ancora di stanza nello scalo algherese le nuove destinazioni.
Un segnale chiaro di chiusura, per arginare il quale ora i tempi si fanno davvero molto stretti. I quindici dipendenti Ryanair contattati oggi, che avevano scampato il trasferimento già lo scorso novembre, hanno appreso telefonicamente che saranno destinati a Pisa, Malta, Bologna, Bergamo, Malpensa, Canarie e Trapani. Alcuni di loro avevano indicato come prima scelta Cagliari, ma il fatto che questa ipotesi non sia stata presa neanche in considerazione la dice lunga sulla volontà di ridurre complessivamente la propria presenza in Sardegna da parte del vettore irlandese.
Secondo voci non confermate, non risulta peraltro che analoga procedura sia stata avviata a Pescara, il cui aeroporto vive nella stessa condizione di apprensione di Alghero. Un dato che fa pensare al peggio anche in vista dell'imminente appuntamento del 7 aprile, convocato dal Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, per discutere con le Regioni interessate e con Ryanair dell'aumento delle tasse locali sul costo del biglietto aereo. A meno che non si trovino subito i soldi per soddisfare le richieste di Dublino, l'addio di Ryanair potrebbe essere sempre più imminente. Ed è in questo clima surreale e di grande preoccupazione che Uil Trasporti ha confermato per sabato 9 aprile uno sciopero di sei ore, dalle 10 alle 18, cui aderiranno anche Filt Cgil e Ugl Trasporto Aereo.
Regione Ryanair, addio a Alghero: personale trasferito
Ryanair, addio a Alghero: personale trasferito
