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Per anni ha guidato i tifosi rossoblu dai tempi della serie C a quelli dello scudetto. Si chiamava Mario Sardara (è scomparso qualche anno fa), ma tutti lo conoscevano e lo ricordano con il suo nome di battaglia, Marius. Per benedire la nuova bandiera realizzata in suo onore dai Cagliari Club, prima della partita al Sant'Elia fra rossoblu e Spezia, è arrivato anche l'arcivescovo Arrigo Miglio. Il bandierone rossoblu ha al centro il volto di Marius con la sua tromba.
Commosso il ricordo di chi ha girato con lui i campi di tutta Italia. "Ci ha insegnato – ha spiegato Tore Saba del Centro coordinamento Cagliari club – essere tifosi. Ogni volta che Marius arrivava sui campi di tutta Italia era una festa per gli emigrati sardi". Il nome, ha invece ricordato Rolando Sordo, Cagliari club Gerry Hitchens, glielo avevano messo degli studenti greci che studiavano a Cagliari per una sorta di proto Erasmus. "Sapeva – ha detto Sordo – i risultati da tutti i campi appena terminavano le partite quando ancora non c'erano le dirette. E tutti andavano al suo bar per sapere che cosa aveva fatto il Cagliari per non aspettare le prime informazioni alla radio che arrivavano alle 19. Aggiornando punteggi e classifica con una lavagnetta". Altre iniziative: prima della partita il pubblico del Sant'Elia ha ricordato con applausi e scandendo il suo nome il piccolo Luca Pusceddu, il baby calciatore che ha perso la vita in un campo di calcio per le conseguenze di una caduta dopo una rovesciata. Infine ancora un'altra manifestazione: durante l'intervallo sono scesi sul terreno di gioco i ragazzi degli Special Olympics per una partita undici contro undici.