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"Quella dell'assessore regionale all'Agricoltura è una gestione pressappochista e personalistica che a lungo andare sta emergendo in tutta evidenza. L'assessore doveva essere cacciata con disonore ieri, oggi è già troppo tardi". E' l'affondo del consigliere regionale di La Base Gaetano Ledda che prende ad esempio la situazione di Agris: "in attesa del direttore generale scienziato piano piano sta cadendo a pezzi".
"A questo punto la responsabilità non è solo di chi non è capace, ma anche di chi continua a lasciarla in un posto che sta disonorando tutti i giorni mettendo a rischio i dipendenti in questo caso di Agris – attacca ancora Ledda – ma anche di tutti coloro che hanno a che fare con l'agricoltura sarda. Non c'è un settore dell'agricoltura, purtroppo, in cui si possono cogliere i benefici dell'attuale gestione ma anzi è vero il contrario.
Abbiamo un assessore che si limita a benedire iniziative promosse, ideate e realizzate da altri. Da quando la titolare dell'assessorato di via Pessagno ha defenestrato l'ex direttore generale è iniziato il calvario – prosegue l'esponente della Base – infatti mentre si studiano e si mettono in pratica tutti gli stratagemmi, finora fallimentari, per nominare Direttore generale un soldato amico senza titoli, l'Agenzia si sta sfasciando, compromettendo il lavoro di anni; e ce ne vorranno altrettanti per recuperare il disastro. Il 31 marzo scorso – conclude Ledda – ha addirittura dovuto chiudere i battenti Tanca Regia per l'assenza del personale". 

Le segreterie regionali del comparto Regione di Uil-Fpl, Sadirs-Ugl e Fedro, hanno inviato un documento unitario al presidente della Regione, alla Giunta, all'assessore dell'Agricoltura e ai partiti del Consiglio per esprimere preoccupazione sul futuro di Agris, l'agenzia di ricerca in agricoltura priva da oltre cinque mesi del direttore generale "a causa – denunciano i sindacati – delle mancate decisioni della Giunta regionale al riguardo".
"Dopo che anche gli ultimi impegni di definire la nomina la settimana scorsa sono stati disattesi, abbiamo deciso di fare un ultimo appello-ultimatum all'Esecutivo, per rappresentare ancora una volta l'insostenibilità della situazione – sottolineano le sigle – Se anche durante questa settimana la nomina non arrivasse, presenteremo un esposto-denuncia agli organi competenti, essendo ragionevolmente sicuri che qualcuno debba già rispondere, come minimo, di danno erariale".