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Sono iniziati questa mattina gli interrogatori di garanzia delle 13 persone ai domiciliari, 16 complessivamente gli arrestati, nell'ambito della maxi inchiesta della procura di Oristano sugli appalti truccati denominata 'Sindacopoli'. Una cupola fatta di politici, amministratori locali, imprenditori e professionisti al cui vertice ci sarebbe stato Salvatore Pinna, ingegnere di Desulo (Nuoro), titolare della Essepi Engineering finito in carcere assieme ai suoi due interlocutori politici il vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna, Antonello Peru, e l'ex consigliere regionale Angelo Stochino, entrambi di Forza Italia. Ma in manette sono anche finiti due funzionari dell'Anas Agostino Sandro Urru, del Compartimento Sardegna e Nicola Dinnella, dell'Anas nazionale.
Gli interrogatori dei tre finiti in carcere sono sati fissati, invece, per i prossimi giorni. Uno di quelli previsti per oggi è stato rinviato a causa dello stato d'ansia di uno degli indagati. Intanto emergono nuovi particolari sugli arresti. Secondo il Gip la "cupola" poteva commettere ancora gli stessi reati. "E' gravissimo – scrive – il fatto che tale sistema si espanda su vari livelli, coinvolgendo con il mezzo della corruzione funzionari della pubblica amministrazione di enti sia locali che nazionali. Così come desta allarme sociale il coinvolgimento in prima linea di esponenti politici in grado di sviare i finanziamenti verso i loro complici, di pilotare appalti, di influenzare gli atti pubblici". Secondo il giudice la rete al cui vertice c'era Pinna "è destinata solo a consolidarsi ed espandersi per la convenienza di tutti i suoi componenti". Per il magistrato, inoltre, che ha firmato gli arresti c'è il pericolo di inquinamento delle prove anche per le "continue precauzioni adottate dagli indagati per depistare i possibili controlli, informarsi delle indagini, creare artatamente documentazione giustificativa di varia natura atta a occultare l'attività illecita". Ieri durante le perquisizioni sono stati sequestri documenti e, in due occasioni, quasi 100mila euro in contanti.