Standing ovation, sala gremita e ripetuti grazie restituiti dall'artista al pubblico. Così Cagliari ha accolto ieri sera Ezio Bosso, che ha aperto al Conservatorio il tour tra 22 teatri nazionali.
Il pianista, compositore e direttore d'orchestra, affetto da una malattia neurodegenerativa, apre con eleganza e raffinatezza la 'sua stanza' e invita a sorridere alla vita. E' la "The 12th Room", titolo del suo primo disco da solista (Certificazione Oro) e tema dominante di una serata in cui il musicista trascina con la sua simpatia, autoironia e carica vitale un pubblico eterogeneo.
Un sorridere alla vita ribadito e sottolineato da 'smile for y', che conclude nel bis finale un acclamatissimo live. Domani si replica, sempre organizzazione Sardegna Concerti, in collaborazione col Cedac, ed è ancora sold out.
La serata si apre sulle note di "Following a bird", brano che dal palco di Sanremo gli ha dato la popolarità e con cui ha commosso il mondo. Le stesse emozioni le ha fatte rivivere ieri nelle due ore di concerto in piano solo, con la musica intercalata da racconti, aneddoti, riflessioni. Lo spettacolo si snoda tra riprese dai classici e sue composizioni. Il musicista torinese e londinese d'adozione interpreta in un unico brano tre preludi di Chopin e altrettante composizioni di Bach, rivisita in a Landscape di John Cage, apre la stanza da cui Emily Dickinson 'dall'età di 35 anni ha visto il mondo dalla finestra' con Sweet Bitter.
Poi conduce gli spettatori fino alla 'Dodicesima stanza', la stanza della memoria e della libertà. Dal palco scompare rapidamente la sua sedia a rotelle come il suo male. Emerge invece una forza vitale che gli permette di vivere la vita con il sorriso e la gioia di chi distende le sue ali creando la musica insieme al suo pubblico.
Standing ovation a Cagliari per Ezio Bosso







