Tre anni di cercare sono stati chiesti dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia per il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, al processo in abbreviato, davanti al Gup di Cagliari Giuseppe Pintori, per il fallimento milionario della clinica privata Città di Quartu.
La pena più pesante, 5 anni di reclusione, è stata sollecitata per l'ex presidente del Bologna calcio Sergio Porcedda.
Il magistrato inquirente ha chiesto la condanna per tutti i nove imputati della bancarotta da 13 milioni di euro che avrebbe portato al crac della società e alla cessione della clinica con sede a Quartu Sant'Elena. Per Andrea Buschettu, all'epoca dei fatti vice direttore del Banco di Sardegna, il pm ha sollecitato 2 anni di reclusione; 3 anni per Pierdomenico Gallo, già presidente del Cda di Kinetika Holding, che gestisce la casa di cura; 2 anni per Caterina Della Mora, amministratrice di un fondo d'investimento; 2 anni e mezzo ciascuno per Paolo Zapparoli, Paolo Moro e Matteo Colombo, della Synergo Sgr (socia della Kinetika); 2 anni, infine, per Carlo Uda, imprenditore del Sulcis amico di Porcedda. Si prosegue il 10 maggio con le arringhe dei difensori.
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Crac clinica Quartu, pm chiede 3 anni per Scanu e 5 per Porcedda
