Via libera alle prime due zone franche della Sardegna: nel Comune di Olbia e nel Sulcis per l'area di Portovesme, Seruci e Sant'Antioco. Si tratta ancora di un primo passo, che dovrà essere ratificato dalla commissione Bilancio del Consiglio regionale e da un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che istituirà formalmente le due zone franche.
La svolta è arrivata con una delibera di Giunta, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, che ha attivato il procedimento per l'attivazione delle zone franche con natura doganale in diverse aree della Sardegna. L'obiettivo dell'Esecutivo è superare la crisi economica rafforzando le condizioni per agevolare lo sviluppo, potenziare le imprese che già operano in Sardegna e attirare nuovi investimenti.
Le zone franche, come quelle proposte dall'amministrazione gallurese e dal Piano Sulcis, verranno ora istituite su iniziativa dei territori interessati, in base a piani di sviluppo che dovranno prevedere la sostenibilità economica dell'intervento.
"Abbiamo messo ordine in una vicenda che fino ad oggi aveva goduto più delle attenzioni della propaganda che delle cure della pubblica amministrazione – sottolinea il presidente Pigliaru – Una possibilità delineata dallo Statuto e mai attuata, rafforzata da un decreto legislativo nel lontano 1998, ha finalmente un percorso attuativo chiaro e ben delineato per tutte le amministrazioni locali che vorranno concretizzarlo. La Giunta ha fatto il suo dovere e compiuto un significativo passo in avanti nell'esercizio pieno, da parte dei sardi, delle possibilità che già oggi gli ordinamenti statali e europei riconoscono loro".
Cisl. La Mobilitazione generale popolare partita l'1 febbraio dal Sulcis, comincia a portare i suoi frutti. L'impegno e la determinazione della Ust-Cisl, della Cisal, della Fismic-Consal, del Movimento partite iva, Sardegna Zona Franca, Artigiani e commercianti, studenti, disoccupati ha spinto affinché la Giunta regionale deliberasse in merito alle zone franche", lo ha detto il segretario della Ust-Cisl Fabio Enne, dopo il via libera alle prime due zone franche della Sardegna da parte dell'Esecutivo.
"Oggi, dopo tanta attesa, sono una realtà, il prossimo passo non può che essere la zona franca integrale – ha aggiunto Enne -. La Giunta ha attivato le zone franche nell'Isola con tre delibere adottate in accordo con il Governo nazionale. Adesso occorre necessariamente vigilare sul prosieguo della procedura.
Teniamo alta l'attenzione, siamo pronti a ripartire con la mobilitazione in qualsiasi momento. Sul tavolo della Giunta sono numerose e cariche di contenuti le rivendicazioni nate con la Mobilitazione generale popolare. Tra tutte vogliamo ricordare lo sblocco degli incentivi sull'edilizia. Occorre far ripartire quel settore trainante per l'intera economia del Sulcis".







