demografia-sardegna-ultima-in-italia-1-1-figlio-in-media-a-donna

Da 3,8 figli per donna nel 1952 a 1,1 nel 2015, dato peggiore su scala nazionale. In fatto di fecondità negli ultimi 60 anni la Sardegna ha registrato un clamoroso tracollo passando dal migliore al peggiore risultato in Italia. Sono i dati sulla natalità e sullo spopolamento diffusi durante il tredicesimo Congresso regionale delle Acli, nel seminario arcivescovile a Cagliari, che ha lanciato l'allarme con la necessità di aiutare la famiglia.
E' cresciuta l'età delle madri sarde al primo nato (32,4 anni, nel 1995 era 30,5) così come il numero delle coppie senza figli. Complessivamente, nell'Isola, il tasso di natalità è ormai sotto il 7 per mille (6,9, dati Svimez) mentre l'indice di mortalità supera il 9 per mille.
Le Acli hanno registrato che, nel 2015, in ben 304 comuni su 377 (l'80,6%) il saldo naturale della popolazione è stato negativo. Il fenomeno ha riguardato soprattutto i piccoli paesi interni, falcidiati dallo spopolamento, ma non ha risparmiato del tutto le città più grandi. Anche a Cagliari, per esempio, nel 2015 il saldo tra i nati e i morti è stato negativo (-891 unità) ma la popolazione complessiva è di poco aumentata solo col contributo degli immigrati (+1.319, dati dell'Atlante demografico del Comune). Anche il saldo migratorio, tuttavia, è ormai negativo in tanti paesi della Sardegna. In 225 comuni su 377 (circa il 60%) gli emigrati superano gli immigrati: si tratta soprattutto dei piccoli centri delle zone interne, dove la cicogna non arriva, i giovani scappano e neppure l'arrivo degli stranieri sembra capace di scongiurare una lenta estinzione. 

"La politica e le istituzioni devono prendere atto dei numeri allarmanti sulla natalità e lo spopolamento e raccogliere la sfida di un futuro diverso per l'Isola". L'ha detto il presidente delle Acli Sardegna, Fabio Meloni, durante il Congresso regionale a Cagliari.

"Le famiglie si sostengono certamente con gli sgravi fiscali e gli incentivi al reddito ma serve molto di più – ha aggiunto.
In particolare un vero e proprio Piano per la natalità in Sardegna che si ponga l'obiettivo di sostenere tutti coloro che vorrebbero mettere su famiglia ma non sono nelle condizioni di farlo: penso alla necessità di aiutare le giovani coppie nell'accesso al credito per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa, all'urgenza di rendere più semplice per le mamme e i papà la conciliazione lavoro-famiglia, iniziando con il potenziamento dei servizi all'infanzia e coinvolgendo i privati in un progetto di rafforzamento del welfare aziendale.
Solo così potremo tornare a crescere, invertendo le statistiche che oggi ci condannano a un lento declino".
Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti Locali, nel suo intervento ha parlato della necessità di affrontare il tema dello spopolamento con "politiche di sviluppo locale integrato mirate nei specifici territori e che puntino al miglioramento dei servizi anche grazie all'aggregazione di Comuni".

Il tredicesimo Congresso delle Acli Sardegna si chiuderà nel pomeriggio con l'elezione del nuovo Consiglio regionale. Alle votazioni parteciperanno 143 delegati espressi dai quattro congressi provinciali.
La nuova Assemblea, che resterà in carica fino al 2020, sarà composta da trenta membri che entro due settimane dovranno eleggere il presidente. Secondo indiscrezioni dovrebbe essere riconfermato l'attuale Marco Meloni che questa mattina, dopo un saluto dell'arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, e del sindaco, Massimo Zedda, ha ripercorso le tappe del lavoro fatto.
In particolare Meloni si è soffermato sulla necessità di un cambiamento "per una Sardegna più giusta". Infatti, "mentre i ricchi sono sempre più ricchi, è cresciuto il numero dei poveri, per questo cambiare significa innanzitutto individuare meccanismi di ridistribuzione". Ha ricordato che "con l'Alleanza contro le povertà siamo riusciti a recuperare attenzione sugli investimenti della Regione in favore delle politiche sociali".
Per il lavoro: "Dobbiamo ammettere che una buona formazione professionale aiuta. E' giusta la proposta delle Acli di Cagliari – ha aggiunto Meloni – di un Piano Sardegna 2020 basato su ricerca, innovazione, reti di imprese e infrastrutture in grado di rilanciare i settori dell'economia", mentre sul welfare "E' troppo sbilanciato sul versante della sanità, poco sul sostegno alle persone e alle famiglie nelle varie fasi del ciclo della vita".