"Ottana rischia di morire vittima delle divisioni tra sindacati, del protagonismo di politici in crisi di astinenza per poca visibilità e delle aspirazioni carrieristiche di dirigenti d'azienda". L'accusa arriva dal segretario della Cisl nuorese Michele Fele, che nei giorni caldi della protesta in ciminiera a 180 metri d'altezza dei dipendenti di Ottana Energia – per cui oggi è scattata la Cig – invoca l'unità tra forze sociali, imprenditoriali e politiche del territorio.
Tra i sindacati, dunque, scoppia la polemica per la gestione della vertenza. Secondo Fele, che considera la protesta sulla ciminiera una fuga in avanti, appoggiata dalle altre sigle sindacali, nel mancato rispetto degli accordi presi in altre sedi "è giunto il momento di arrivare allo sciopero generale, senza nascondere dietro la protesta di pochi lavoratori la volontà di qualche sindacato di non "disturbare i manovratori.
Dalla riunione del 4 aprile scorso, la Cisl, che si muove nel rispetto di quanto concordato con Cgil e Uil – prosegue il sindacalista – attende dalla Regione (l'incontro tra Pigliaru e le parti sociali è fissato per domani a Cagliari, ndr), una precisa presa di posizione e un crono programma di iniziative su riorganizzazione degli enti locali, sanità e vertenza-Ottana. In mancanza di impegni concreti non resta che lo sciopero generale di tutto il Nuorese. Deviare dal percorso unitariamente concordato sottopone la vertenza Ottana al rischio concreto di fallimento".







