"Stipendi e servizi essenziali della Provincia di Cagliari, e di conseguenza della Provincia del Sud Sardegna che ad essa subentra, non sono a rischio". Così l'assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, replica alle dichiarazioni dei due parlamentari sardi del centrosinistra, il senatore Luciano Uras di Sel e il deputato Roberto Capelli di Cd, che ieri hanno scritto ai ministri dell'Interno e della Pubblica Istruzione, Angelino Alfano e Stefania Giannini.
"Le Province sarde si sostengono quasi interamente grazie al costante finanziamento da parte della Regione che, con le due ultime leggi di stabilità, ha garantito a tutto il sistema delle autonomie locali lo stesso livello di finanziamento e in particolare per le Province l'impegno finanziario non è venuto meno – spiega Erriu -. La Sardegna è l'unica tra le Regioni italiane che ha costantemente assicurato, nella fase di attuazione del riordino degli enti locali, un netto incremento dei trasferimenti a favore delle Province il cui grado di dipendenza verso la Regione si attesta negli ultimi due anni sul 52,5% rispetto alla media italiana del 27,44% e di quella delle Regioni a Statuto speciale (49,85%). Inoltre, grazie al lavoro degli amministratori straordinari delle otto Province, nel 2016 continueremo ad avere una consistente razionalizzazione delle spese del personale che, attraverso lo strumento dei pensionamenti anticipati e delle mobilità, passerà dai 1.800 dipendenti dell'inizio 2014 ai 1.310 del 2016, i quali saranno ancora ulteriormente ridotti a 1.026 per effetto del trasferimento all'Agenzia per il lavoro di 284 persone dei Servizi per l'impiego".
Usb. Non sono bastate le rassicurazioni dell'assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, sul pagamento degli stipendi e il futuro dei dipendenti della delle ex Province. L'Unione Sindacale di Base (Usb) esprime la propria "preoccupazione sul pericolo di mancato pagamento degli stipendi a partire dalle prossime mensilità", annunciando non solo azioni di protesta ma anche un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari e segnalazioni all'Anac (autorità anti corruzione), la ministero dell'Economia e alla Corte dei Conti.
"Non possiamo assistere passivamente in presenza di una prepotente gestione superficiale del personale e delle risorse umane e finanziarie", afferma Luca Locci, responsabile Usb Pubblico Impiego Enti Locali, che sollecita "un immediato intervento" della Giunta regionale. "È clamoroso che prima di effettuare delle nomine la Giunta non abbia verificato se il mandato svolto fosse stato in equilibrio con lo stesso assegnato dalla stessa Giunta qualche mese fa – attacca – Chiederemo che a pagare non sia la collettività, i cittadini o le lavoratrici e lavoratori ma siano gli eventuali responsabili a partire da amministratori straordinari e dirigenti".
"Pensiamo che l'applicazione di questa riforma stia nascendo male, con diversi contrasti rispetto a ciò che sta scritto sulla legge regionale – spiega – Siamo molto allarmati su quanto trapela, per il futuro del personale della Città Metropolitana e delle altre Province. Non ci rende per niente tranquilli la gestione del personale della nuova Provincia del Sud e dell'ex Provincia di Cagliari – conclude Locci – Così si mette a rischio la vita di quasi 1500 unità lavorative per un indotto di circa 2500 persone".







