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"Nelle carceri sarde troppe criticità e tensioni". E' il grido d'allarme lanciato oggi dal segretario generale del sindacato della polizia penitenziaria Sappe, Donato Capece, nel corso della votazione con la quale è stato nominato nuovo segretario regionale Luca Fais, ispettore capo della polizia penitenziaria in servizio a Oristano.
"La Sardegna è tra le regioni d'Italia con un alto numero di detenuti – ha evidenziato Capece tracciando un quadro della situazione sarda – le criticità sono significative. Il 31 marzo scorso c'erano 2.060 persone nelle carceri sarde, 2.007 uomini e 53 donne. Gli istituti penitenziari sardi più affollati sono Cagliari (591 presenze), Sassari (427) e Oristano (293)".
Ancora alto il numero degli eventi critici registrati nei vari penitenziari. "Nel 2015 si sono verificati 219 atti di autolesionismo, 35 tentati suicidi, 1 suicidio, 3 decessi per cause naturali, 60 colluttazioni, 14 ferimenti, 1 evasione da un carcere, 5 da permessi premio e 4 mancati rientri da licenza di internati. A Cagliari il numero più alto di colluttazioni, 14, mentre è a Sassari che si sono contati più ferimenti, 10".
Per il segretario generale del Sappe "le carceri scoppiano".
"Si possono rendere più sicure assumendo gli agenti che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri", ha concluso Capece.