Subito dopo l'arresto ai domiciliari si era fatto interrogare per cercare di chiarire la sua posizione, poi oggi ha nuovamente parlato – rilasciando dichiarazioni spontanee – davanti ai giudici del Tribunale del Riesame. Andrea Ritossa, ingegnere cagliaritano di 44 anni, ha voluto precisare ulteriormente la sua ricostituzione dei fatti, chiarendo che con 'Sindacopoli' lui non c'entra nulla.
Assistito dagli avvocati Luigi Concas e Sebastiano Tola, che hanno chiesto al tribunale la revoca della divieto di lavorare, l'ingegnere ha anche presentato vari documenti all'attenzione dei giudici che si sono riservati di decidere.
Ritossa era finito ai domiciliari assieme agli altri indagati, ma poi il gip Annie Cecile Pinello aveva revocato la misura lasciando l'obbligo di dimora e il divieto temporaneo di esercizio della professione. E' indagato nell'inchiesta che ha coinvolto anche due politici di Forza Italia, il vice presidente del Consiglio regionale Antonello Peru e l'ex consigliere Angelo Stochino, indagati per presunti appalti pubblici pilotati. A capo della presunta organizzazione, per l'accusa, ci sarebbe l'ingegnere di Desulo, Salvatore Pinna. Complessivamente coinvolte 17 persone, destinatarie delle misure cautelari chieste dalla Procura di Oristano.
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Appalti truccati, Ritossa: “Io estraneo ai fatti”
