"Soru ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di segretario del Pd in Sardegna, ma non ancora quelle da deputato al Parlamento Europeo, perché la Sardegna si merita ben altro che un rappresentante delle istituzioni condannato per evasione fiscale in primo grado". Così Emanuela Corda, deputata del M5S, in merito alla condanna di Renato Soru.
"Per il M5S – prosegue Corda – la questione morale e la coerenza non sono derogabili, dovrebbe essere così per tutte le forze ed i loro esponenti che rappresentano o che aspirano a rappresentare i cittadini sardi e il popolo italiano".
"Inoltre ci domandiamo – aggiunge Antonietta Martinez, candidata sindaco del M5S alle prossime comunali a Cagliari – come il sindaco Zedda possa continuare un'alleanza con un partito, il Pd, che ancora una volta, dopo vari casi nelle ultime settimane, si trova coinvolto in casi giudiziari".
"Apprendo senza stupore che il condannato Pd del giorno è Renato Soru. Sono sempre più gli uomini vicini a Renzi e al suo cerchio magico ad essere inquisiti, arrestati, condannati. E questo dovrebbe preoccupare tutti gli italiani onesti". Lo afferma l'europarlamentare del Movimento 5 stelle, Giulia Moi, sollecitando Soru a lasciare il suo seggio al Parlamento europeo.
"Risparmi alla Sardegna la vergogna di essere rappresentata da un evasore. Le dimissioni da segretario del Pd sardo non sono sufficienti", chiarisce l'esponente pentastellata.
"Non mi stupisce che il Partito democratico abbia rifiutato qualunque tipo di dialogo con il Movimento 5 Stelle sui temi della giustizia – sottolinea Moi – Il semplice buon senso e il rigore sull'onestà sono soglie che, come dimostrano le cronache giudiziarie di questi giorni, una larghissima parte degli esponenti del partito di Renzi non riesce a superare".