La commissione incaricata dall'Istituto superiore regionale etnografico (Isre) di Nuoro, per la promozione dell'antropologia visuale in Sardegna, ha premiato i primi tre giovani registi, vincitori del concorso Avisa, assegnando loro un finanziamento di 50 mila euro per la realizzazione dei tre progetti.
I vincitori sono la 28enne Silvia Perra, che ha proposto un cortometraggio dal titolo "La civetta e il barbagianni"; il 25enne Stefano Cau, con il film "Dissì"; il 27enne iglesiente Alberto Diana con "Fango Rosso".
Il cortometraggio di Silvia Perra propone una commedia ambientata a Osidda che vede un'anziana di paese protagonista.
Stefano Cau ha presentato un breve film di finzione che indaga il fenomeno dello spopolamento dei piccoli paesi sardi. Alberto Diana invece attraverso un documentario racconta il Sulcis e il suo recente passato industriale fatto di miniere in rovina e colline ricoperte da residui tossici.
I tre progetti, che saranno prodotti e distribuiti dall'Isre, verranno realizzati nei prossimi mesi e proiettati, in prima assoluta, entro il 2017. Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'istituto Bruno Murgia, per il concorso giunto ormai all'ottava edizione: "Questa è un'iniziativa che avvicina i giovani talenti all'Isre – ha commentato -. Auspico che anche questi tre lavori possano conoscere il successo riscosso da numerosi altri lavori prodotti nell'ambito di questo fortunato concorso. Voglio ricordare che tramite Avisa sono stati prodotti ben 22 lavori, alcuni dei quali di altissima qualità, premiati nei più importanti e prestigiosi festival nazionali e internazionali".
Isre, premiati tre giovani registi sardi







