torino-l-and-rsquo-isola-al-salone-del-libro-con-deledda-gramsci-e-masala

Grazia Deledda, Antonio Gramsci e Francesco Masala. Sono gli assi della cultura e del pensiero scelti dalla Regione per rappresentare la Sardegna alla 29/a edizione del Salone del libro in programma a Torino al Lingotto fiere dal 12 al 16 maggio. In campo anche trentuno case editrici dell'isola. Il tema della rassegna: "Visioni e visionari, innovatori".
Per la figura di Gramsci c'è anche una mostra patrocinata dalla Presidenza della Repubblica con i testi originali dei Quaderni del carcere in collaborazione con la Fondazione Berlinguer. E ancora: al pensatore di Ales è stato già dedicato dalla Giunta regionale l'anno gramsciano. Altre ricorrenze: il 2016 è il 90/o anniversario del Nobel a Deledda ed è anche il centenario della nascita di Masala. "Sono figure – ha spiegato l'assessore regionale della Cultura, Claudia Firino – che possono raccontare la Sardegna che è stata e quella che sarà".
L'Isola sarà a Torino con uno stand tutto suo. Il primo appuntamento è fissato per giovedì 12 con l'incontro dibattito sul tema "Grazia Deledda per immagini".
Durante i cinque giorni del Salone si parlerà anche di fiabe, migrazioni e contaminazioni. Con approfondimenti su presente e futuro dell'editoria sarda: previsto domenica alle 13 un dibattito sull'innovazione nel processo editoriale. "Il settore – ha precisato Simonetta Castia, presidente dell'Associazione editori sardi – sta vivendo una fase cruciale fra crisi e cambiamento. La realtà sarda poi penalizzata dai problemi della distribuzione. Il digitale – che comunque si può combinare con l'editoria tradizionale – può essere importante anche per raggiungere l'utenza giovanile". La Regione garantisce il suo appoggio: "sosteniamo – ha detto Firino – questo processo di innovazione. A breve è previsto un bando che riguarda proprio l'internazionalizzazione del mercato editoriale. Nel digitale confini e barriere sono più labili: sentiamo il dovere di intervenire in questo settore". Qualche esperienza digitale tutta sarda è già stata sperimentata, ma la rivoluzione è in corso – sottolineano gli esperti – ci sono ancora ampi margini di crescita.