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Agenti in piazza, davanti alla Prefettura di Cagliari (e in tutta Italia), per manifestare contro l'indifferenza della politica e del governo verso lo stato d'abbandono in cui sono lasciati i corpi di Polizia locale. "L'organico è sempre più ridotto – hanno protestato oggi nel corso del sit-in i segretari territoriali di Cgil Funzione pubblica e Fp Cisl, Remo Lai e Remo Serri, e il segretario regionale di Uil Fpl, Nicola Manca – fino al 2009 gli agenti di Polizia locale erano 2000 circa, ora sono molti meno ma non esiste un censimento".
"Non vi è stato nessun riconoscimento di ruolo e il contratto è bloccato, questo a fronte di sempre più compiti da svolgere e di un salario sempre più basso. Per queste ragioni oggi gli agenti si sono mobilitati per chiedere le giuste condizioni operative perché si possa lavorare in sicurezza", hanno spiegato i sindacati. E' necessario "uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative; rinnovare il contratto di riferimento, riconoscere le specificità e peculiarità dei corpi di Polizia locale; superare il blocco del turn over; riconoscere e valorizzare il ruolo e le funzioni della Polizia locale, primo e più prossimo presidio di sicurezza e legalità e tutelare e garantire equità al trattamento economico con le altre forze dell'ordine". Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono al governo "di avviare subito il confronto per colmare già nel Ddl Sicurezza in discussione le gravi discriminazioni esistenti su piano delle tutele e dei diritti rispetto alle altre forze di polizia, a partire da equo indennizzo e cause di servizio". Nella tarda mattinata i sindacati sono stati ricevuti dal vice prefetto, Marcello Oggianu, che ha assunto l'impegno di comunicare le rimostranze al Governo.