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Per sollecitare un'accelerazione nel pagamento dei sussidi sulla mobilità in deroga del 2014 e per scongiurare "l'esplosione del disagio accumulato che rischia di tramutarsi in azioni incontrollabili", il Comitato dei lavoratori Clas incontrerà oggi alle 10 il prefetto di Cagliari.
I lavoratori interessati restano in stato di agitazione e si dicono pronti "a ricorrere alla magistratura per vedersi riconosciuto quanto loro dovuto per legge".
"Sono trascorsi circa tre anni. Ad oggi circa 11 mila lavoratori sardi beneficiari di mobilità in deroga risultano ancora creditori degli emolumenti a loro spettanti relativi l'annualità 2014 – afferma Antonella Soddu, portavoce del Clas – Nonostante i diversi solleciti, da ultimi anche una diffida ad adempiere inoltrata all'Inps, Regione e Ministero del lavoro, tutto resta silente. Le condizioni sociali, economi, morali in cui versano i lavoratori, e conseguentemente le loro famiglie, non sono più sostenibile e contenibili – sottolinea -. L'inerzia e la fallimentare presunta politica attiva del lavoro, come Garanzia Giovani e Flexicurty, posta in essere dalla Giunta Pigliaru non ha certamente favorito un rientro al lavoro per questi lavoratori che oggi si trovano privati in maniera arbitraria, iniqua, di quanto loro dovuto. In ultimo un difetto di interpretazione del decreto di riforma degli ammortizzatori sociali pone in essere una procedura di pagamento solo per 2.190 degli 11 mila aventi diritto".