Sono cominciate questa mattina fra le proteste degli operai, in sit-in davanti allo stabilimento di a Pratosardo (Nuoro), le operazioni di smantellamento dei macchinari per la produzione di motori per lavatrici nell'ex fabbrica Idea Motore. Gli impianti, acquistati all'asta dalla multinazionale giapponese Niedec Sole, continueranno a produrre ma in Romania.
I tecnici della multinazionale arrivati con un furgone, e accompagnati da carabinieri e polizia che hanno sgomberato i lavoratori per far passare i nuovi proprietari, hanno trovato il cancello sbarrato da un lucchetto che è stato tagliato con una cesoia. Per gli 80 operai di Idea Motore, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, con l'uscita dei macchinari dalla fabbrica muore anche la speranza di una ripresa produttiva. A nulla è servita la trattativa dell'azienda Motor Appliance Factoring che, nei giorni scorsi, si è aggiudicata all'asta il capannone della fabbrica, per cercare di acquistare i macchinari dalla Niedec e continuare la produzione a Nuoro.
"L'operazione di smontaggio continua pur tra le nostre proteste – ha spiegato Maddalena Casula della Cgil, questa mattina a Cagliari per un incontro nell'assessorato regionale dell'Industria -. Confidiamo in questo appuntamento con l'assessore Maria Grazia Piras per capire se nei confronti dei lavoratori possano essere attivate politiche attive per il lavoro così come è avvenuto per altri lavoratori".
Mentre a Nuoro si smontano i macchinari dell'ex fabbrica Idea Motore, l'incontro a Cagliari fra sindacalisti, una delegazione di lavoratori e l'assessore regionale dell'Industria Maria Grazia Piras, si è concluso con una prospettiva di applicare politiche attive per il lavoro anche per gli 80 operai dell'azienda che produceva motori per lavatrice e che sono senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.
"L'assessore ci ha anche ribadito la possibilità di aiutare la nuova impresa che ha acquistato il capannone della fabbrica, nel caso volesse intraprendere una nuova idea imprenditoriale – ha sottolineato Maddalena Casula della Cgil – e quindi anche questa strada rimane aperta. Quanto alle politiche per il lavoro abbiamo chiesto aiuti sotto forma di reinserimenti, bonus, corsi di formazione. Ora attendiamo un incontro con l'assessore regionale del Lavoro affinché queste opportunità si trasformino in veri e propri occasioni di lavoro".







