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"La Cavalcata è una festa, non trasformiamola in una protesta, mettiamo in mostra il meglio di cui l'isola è capace, mi appello ai sassaresi più arrabbiati, ci sono tempi e luoghi per discutere dei problemi". È l'invito che il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, rivolge ai suoi concittadini alla vigilia della sessantasettesima edizione della Cavalcata sarda, la più grande festa laica dell'isola, dedicata al folclore e all'identità.
Tradizionale appuntamento inaugurale della stagione turistica, riflettore puntato su costumi, colori, suoni e sapori della Sardegna, la Cavalcata invaderà Sassari nel prossimo fine settimana. Il corteo di 3 mila figuranti divisi in 73 gruppi provenienti da 68 diversi comuni in rappresentanza di ogni parte dell'isola, 24 gruppi a cavallo e 250 cavalieri, partirà domenica 22 alle 9 da corso Margherita di Savoia. Il trionfo di pizzi, trine, corpetti, gonne, pantaloni, calzature, copricapo e gioielli tradizionali passerà in via Asproni, via Roma, piazza d'Italia, portici Crispo, via Cagliari, via Brigata Sassari, emiciclo Garibaldi, viale Italia e viale Mancini.
Dopo l'esperienza dello scorso 14 agosto, quando l'uscita da palazzo di Città in occasione della Discesa dei Candelieri si trasformò in un referendum sull'operato dell'amministrazione e venne travolto dai fischi e dalle contestazioni, Nicola Sanna invita tutti a godersi uno straordinario spettacolo da 500 mila euro. "Gli elementi ci sono tutti – spiega l'assessore della Cultura, Raffaella Sau – Alla Cavalcata faranno da corollario gli appuntamenti con la musica tradizionale a Monte d'Accoddi, mostre d'arte, le bancarelle che trasformeranno il quadrilatero compreso tra via Asproni, piazza d'Armi, via Manno e via Enrico Costa in un grande mercatino all'aperto, i canti e i balli sardi in piazza d'Italia e l'emozione delle pariglie a cavallo di domenica pomeriggio all'ippodromo".
Il Comune vuole offrire un grande spettacolo alle troupe giornalistiche provenienti da Cina, Giappone, Stati Uniti, Sud America, Germania, Belgio e diverse parti d'Italia, ma anche alla delegazione israeliana e a quella del comune di Bratislava, ospiti di una festa che, è la speranza, copra l'eco delle polemiche tra il sindaco e i suoi detrattori.