Una ottantina di carabinieri è impegnata da questa mattina in una serie di rastrellamenti e perquisizioni tra Sedilo e Aidomaggiore disposti nel'ambito delle indagini per l'omicidio dell'allevatore di Aidomaggiore Felice Atzori, ucciso nella sua azienda nel settembre del 2015.
Alle operazioni, coordinate dal comandante della Compagnia di Ghilarza Alfonso Musumeci, partecipano anche un elicottero e le unità cinofile. Le ricerche, secondo quanto si è appreso, sono finalizzate a individuare una vettura che il giorno del delitto era stata vista allontanarsi a forte velocità dal luogo del fatto.
Non è ancora stata trovata l'auto che il giorno dell'omicidio di Felice Atzori – l'allevatore 77enne di Aidomaggiore ucciso a fucilate nel suo ovile il 18 settembre 2015 – era stata vista allontanarsi a forte velocità dal luogo del fatto.
Era finalizzata anche a questo la serie di rastrellamenti e perquisizioni disposte dalla Compagnia dei Carabinieri di Ghilarza, nell'ambito delle indagini per il delitto Atzori.
L'operazione ha impegnato per molte ore una ottantina di militari che hanno operato nelle campagne di Sedilo e di Aidomaggiore, con l'ausilio delle unità cinofile e di un elicottero.
Sull'esito dell'operazione i militari mantengono il più stretto riserbo. Di certo si sa soltanto che i controlli dei militari hanno interessato diverse aziende zootecniche ben individuate e tra queste anche alcune di proprietà della vittima e che l'auto che il giorno dell'omicidio era stata vista allontanarsi a forte velocità non è stata trovata, ma è possibile che le perquisizioni mirassero anche al ritrovamento di armi e forse proprio di quella usata per compiere il delitto.