A Sassari l'acqua non è adatta al consumo umano diretto. Lo riferisce il Comune per il quale "non è adatta al consumo umano e per la preparazione degli alimenti, ma può essere utilizzata per il lavaggio della frutta e della verdura e per gli usi igienici, compresa l'igiene personale".
La limitazione riguarda i quartieri di Luna e Sole, Lu Fangazzu, Cappuccini, San Paolo, Monte Lepre, San Giuseppe, Monte Rosello e Sassari. L'ordinanza adottata dal sindaco Nicola Sanna a seguito dei controlli compiuti dal Dipartimento di Prevenzione, Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione della Asl, fa riferimento agli esami dai quali è emerso che l'acqua della condotta non è conforme ai parametri relativi di alluminio, ferro e manganese. Restano in vigore anche le ordinanze per Tottubella, Porcellana, le Conce, Piandanna, e centro storico.
Operazioni di lavaggio delle reti e nuovi campionamenti eseguiti nelle zone interessate dai fuori norma: i tecnici di Abbanoa hanno effettuato gli interventi per ripristinare la potabilità dell'acqua nelle zone interessate dall'ordinanza. Sono stati fatti i prelievi prima e dopo le operazioni di spurgo per verificare il rientro dei parametri. Le analisi sono in corso nei laboratori aziendali.
I fuori norma – ha spiegato Abbanoa – sono causati dalla condizioni critiche in cui si trova gran parte della rete cittadina. Vecchi tratti sono soggetti a fenomeni di corrosione che causano l'intorbidimento dell'acqua al variare della pressione mettendo in circolo i sedimenti presenti nel fondo delle tubature che condizionano il colore e la torbidità.
"Abbanoa ha già ha messo in campo negli ultimi mesi numerosi interventi di sostituzione di interi tratti di rete – ha sottolineato – con le risorse dei lavori di manutenzione straordinaria, ma ha già programmato un'operazione massiccia di rifacimento integrale delle reti idriche. Proprio oggi saranno aperte le offerte relative alla gara d'appalto da circa 3,4 milioni di euro interamente destinati alla sostituzione di condotte di Sassari. La città è stata inserita anche in un altro intervento che riguarda centri della provincia per il quale sono stati stanziati quattro milioni di euro: apertura delle offerte in programma sempre domani. Più della metà delle reti idriche interne di Sassari è da rifare. Questi appalti consentiranno di intervenire in maniera massiccia a partire dai punti più critici".
I parametri dell'acqua di Sassari sono di nuovo nella norma. Lo dicono i risultati dei campionamenti effettuati oggi nella rete idrica, che confermano il rientro dei parametri di alluminio, ferro e manganese. Le analisi effettuate dai laboratori Abbanoa, che sono state trasmesse a Comune e Asl, hanno escluso qualsiasi tipo di malfunzionamento all'impianto di trattamento: l'acqua in uscita dal potabilizzatore di Truncu Reale, sulla base dei prelievi effettuati ieri, è risultata conforme ai parametri di legge.
Le anomalie segnalate dalla Asl, che hanno spinto il sindaco Nicola Sanna ad emettere l'ordinanza di non potabilità, risultano dettate dalla percorrenza dell'acqua in condotte vecchie e corrose, spesso risalenti anche a sessant'anni fa.
"Purtroppo questi fenomeni passeggeri e limitati nel tempo, in reti malandate, non possono essere trattati con la mentalità dell'allerta meteo, quando alla minima segnalazione di peggioramento del tempo si crea un allarme diffuso", stigmatizza l'amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti.
"Come non è necessario far chiudere le scuole per poche gocce di pioggia, allo stesso modo è ingiustificato da parte degli organi preposti spingere un sindaco a fare un'ordinanza di non potabilità – attacca Ramazzotti – conoscendo benissimo la causa del fuori norma dell'acqua e sapendo in maniera altrettanto chiara che, proprio a causa delle condizioni delle reti, si tratta di fenomeni passeggeri e limitati nel tempo".







