"Ma di quale scoop stiamo parlando? Il deposito a cielo aperto altro non è che il Parco bauxite, ovvero l'area dove dagli anni Settanta viene stoccata la materia prima per la produzione di allumina ed elemento inerte che costituisce il terreno geologico di diversi Paesi.
Non si può ricercare facile visibilità, accusando tutti di malafede nel migliore dei casi, e nei peggiori, di connivenza, su temi così delicati". E' dura la replica della Rsu dei lavoratori Eurallumina alle dichiarazioni dell'europarlamentare del M5S, Giulia Moi, che ha presentato un esposto sul caso.
"Si lasci lavorare chi ha le competenze, il ruolo, gli strumenti e il mandato per verificare e controllare e, se tutto in regola, autorizzare il riavvio della produzione – spiega Antonello Pirotto, storico rappresentante dell'Rsu Eurallumina -. Con un confronto la signora Moi avrebbe saputo che l'area non è abbandonata ma controllata da un centinaio di operai che lavorando all'interno dello stabilimento e che la bauxite stoccata rappresenta un capitale economico e industriale e deve essere assolutamente preservata in vista del riavvio della produzione. Il Parco bauxite e il sito di stoccaggio in parte già dissequestrato, avendo completato la predisposizione della barriera idraulica e l'impianto di trattamento delle acque – conclude – sono sotto il massimo controllo degli enti preposti e della magistratura".
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Eurallumina a Giulia Moi: “Ma quale scoop? Bauxite lì dagli anni ‘70”







