Dopo le iniziative parlamentari, anche Sinistra Ecologia e Libertà si schiera contro la paventata chiusura del servizio delle 190 guardie mediche notturne attive nell'Isola. Lo fa con un'interrogazione urgente, firmata dai quattro consiglieri Luca Pizzuto, Francesco Agus, Daniele Cocco ed Eugenio Lai, che chiedono alla Giunta di esprimersi sull'argomento. Inoltre Sel sostiene la raccolta di firme per scongiurare la previsione di tagliare l'assistenza medica territoriale notturna prevista dall'atto di indirizzo per il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale dei medici convenzionati: dalle 24 ore si passerebbe a 16 ore al giorno.
"Vogliamo sapere da che parte sta Pigliaru, dalla parte dei territori o dalla parte di Renzi? -. si chiede il vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai -. Anche nella delibera della Giunta sul piano dell'offerta sanitaria ci sono alcune cose da rivedere: non è pensabile che in un territorio già isolato si possa pensare di chiudere le guardie mediche o di spostare tutti i codici rossi nei pronto soccorso".
Secondo Francesco Agus "l'atto di indirizzo del Governo va in totale controtendenza rispetto a quello che si sta discutendo in Consiglio regionale dove, per tagliare gli sprechi, si cerca di porre un freno all'uso smodato del pronto soccorso".
Per Anna Rita Ecca, vice segretario regionale del sindacato medici italiani, "il taglio dell'assistenza dalle 24 ore alle 16 ore incide sulla gestione delle cure primarie e sulle prestazioni, caricando di lavoro servizi che oggi sono in sofferenza, come le ambulanze del 118 e il pronto soccorso".







