L'incontro del primo giugno a Roma sulla vertenza Alcoa? "Un modo per imbavagliare i lavoratori e non correre il rischio che venga disturbata la campagna elettorale per le amministrative". E' l'ipotesi avanzata da Fabio Enne, segretario Ust Cisl del Sulcis Iglesiente: "Quello in programma mercoledì prossimo è un tavolo meramente sindacale, al quale non possono partecipare le aziende interessate alla vendita, e che temiamo si possa trasformare nell'ennesimo l'appuntamento interlocutorio".
Enne pensa che la verità debba essere raccontata fino in fondo: "Glencore vanta un credito di circa 6 milioni di euro a titolo di differenza del costo dell'energia dovuta alla non applicazione della superinterrompibilità – spiega – e il rischio che si corre è altissimo: continuando di questo passo è possibile che vengano fermati anche gli impianti della Portovesme srl, la stessa azienda che dovrebbe acquisire Alcoa".
Infine, "ribadiamo il nostro massimo sostegno verso l'intero apparato industriale. Occorre affrontare le vertenze secondo uno schema funzionale, trasparente e certo per i lavoratori che attendono da fin troppo tempo".