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Un bimbo di 15 mesi, asmatico, è in cella con la madre di 30 anni, nella Casa circondariale di Cagliari-Uta. "Ancora una volta un bimbo di pochi mesi si trova in carcere con la giovane madre. Un fatto inaccettabile dal momento che in Sardegna, a Senorbì (Cagliari), è stata allestito un Istituto a custodia attenuata per madri detenute (Icam)". Lo ha denunciato Maria Grazia Caligaris, presidente dell'Associazione Socialismo Diritto Riforme.
"Per quanto possano esservi esigenze cautelari gravi – sottolinea Caligaris – una madre con un bimbo di 15 mesi non può stare in carcere. La sua presenza nella Sezione femminile è una nuova pesante sconfitta delle istituzioni che devono farsi carico di trovare delle strutture esterne a custodia attenuata.
Si può garantire la sicurezza, evitando però a un neonato di pagare colpe che non ha".
"Oltre all'Icam, dislocato purtroppo in una località periferica, esistono – ricorda la presidente di Sdr che ha incontrato la donna e ha preso contatti con il suo legale Michele Satta – alternative alla detenzione che non possono essere ignorate. Tra l'altro il braccialetto elettronico consentirebbe alle forze dell'ordine di monitorare costantemente la donna nella sua casa e al piccolo di usufruire di un ambiente idoneo a ridurre i rischi di eventuali pericolose crisi respiratorie". Con il piccolo a Cagliari-Uta sono tre i bimbi nelle carceri sarde. Due infatti si trovano a Sassari-Bancali.