Via libera a maggioranza in commissione Sanità del Consiglio al disegno di legge della Giunta che istituisce l'Azienda sanitaria unica regionale (Asur). In poco più di un'ora e mezza, con il ritiro degli emendamenti del centrosinistra e dell'Esecutivo, sono stati approvati i 18 articoli che compongono il ddl di riorganizzazione territoriale-amministrativa del servizio sanitario nell'Isola. Bocciati invece i circa dieci emendamenti proposti dal centrodestra, che ora chiederà i dieci giorni per redigere la relazione di minoranza.
Il provvedimento, che ora sarà esaminato dalla commissione Bilancio e dal Consiglio delle autonomie locali per i rispettivi pareri, potrebbe entrare in Aula il 21 giugno prossimo, dopo il turno di ballottaggio delle amministrative fissato per domenica 19. La conferenza dei capigruppo sta decidendo in queste ore la programmazione dei lavori.
Nel frattempo alle 15.30 nuovo vertice di maggioranza per affrontare i temi posti soprattutto dal Partito dei Sardi e dal Centro democratico sul merito della legge. Diversi emendamenti ritirati dalla maggioranza saranno infatti riproposti direttamente in Aula.
Il centrodestra attacca la maggioranza sull'iter di istituzione della Asl unica (Asur), ma va in ordine sparso sul merito del provvedimento. Così mentre Fi ritiene "inutile avere un unico soggetto, se poi aumentano incarichi e sprechi", i Riformatori parlano di "una riforma di portata storica", mettendo in guardia però da eventuali "accordi al ribasso, che non accetteremo". L'unico comune denominatore dell'opposizione riguarda la contestazione al centrosinistra per aver ritirato gli emendamenti in commissione per arrivare prima alla prova dell'Aula.
"Eludono il dibattito in commissione solo per nascondere contrasti ed evidenti divergenze – sottolinea Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia – La maggioranza va d'accordo solo quando tace o non agisce, perché altrimenti esplodono le contraddizioni di una coalizione composita ed eterogenea.
Attendiamo ancora di capire in cosa consistano i risparmi di una simile iniziativa: il momento della verità sta arrivando".
"In commissione – osserva il coordinatore dei Riformatori Michele Cossa – la maggioranza ha messo in scena una farsa: nessuna discussione di merito, tutto rinviato all'Aula dove forse i partiti pensano di stravolgere totalmente la riforma. Il nostro gruppo è stato il primo a presentare la proposta di legge sulla Asl unica. Per questo non possiamo neppure immaginare che si possa tornare indietro. In Consiglio la proposta può essere migliorata non depotenziata. Dunque vigileremo affinché questo non accada".
Contro la riforma e l'impostazione della Giunta anche Fdi-An.
"Ci hanno sempre detto che l'Asl unica sarebbe dovuta nascere per contenere la spesa sanitaria – sottolinea Paolo Truzzu – ma allora qual è il senso di nuove attribuzioni delle posizioni organizzative nelle Asl sarde, congelando la situazione a come era il 31 dicembre 2015, fatte in questo determinato momento di passaggio? L'assessore Arru blocchi queste nomine e le ricche prebende conseguenti, pagate dai sardi per garantire le rendite economiche e di potere degli amici degli amici".
Da parte sua, il vice presidente della commissione Sanità, Marcello Orrù, Psd'Az, se la prende con la maggioranza che ha bocciato il suo emendamento nel quale proponeva che la sede centrale della nuova Asur fosse a Sassari, sostenendo che si tratta di uno "schiaffo per la città e tutto il territorio".







