"Meno tagli alla sanità e più servizi sociali". Lo rivendicano i pensionati sardi che oggi, su iniziativa dell'Usb, hanno organizzato un presidio davanti all'assessorato di Luigi Arru in via Roma per ricordare che "compito della politica non può essere solo quello di far quadrare i bilanci con sforbiciate ragionieristiche e accorpamenti di Asl".
"Nell'Isola, mentre l'età dei pensionati è sempre più avanzata, l'assistenza sociale sta regredendo sempre di più – denuncia Luigi Ghiani di Usb Sardegna e Lotte dei pensionati – ormai veniamo colpiti su tutti i fronti, dalla riduzione della pensione, all'aumento dei ticket, alla cancellazione di servizi e prestazioni". E non basta: "la drammatica situazione economica regionale fa sì che decine di migliaia di sardi non hanno accesso alle cure per problemi finanziari mentre crescono a ritmo esponenziale le richieste di prestiti personali finalizzati a cure mediche, in particolare odontoiatriche e per malattie rare, invalidanti e non riconosciute".
C'è poi la questione posti letto. "In Sardegna – sottolinea il sindacalista – sono 3,4 per mille abitanti, eppure constatiamo che si tagliano i letti nella sanità pubblica per assegnarli a quella privata, pensiamo al Mater Olbia". Infine un riferimento alla situazione degli inoccupati, giovani e meno giovani, che non hanno mai avuto il 'privilegio' di trovare un lavoro certificato e che, per questo motivo, non godono di alcuna esenzione ticket in ambito sanitario.
Ebbene, "gravano sui genitori pensionati", fa notare Ghiani.
Quella di oggi è la terza richiesta di incontro che il sindacato fa all'assessore alla Sanità, Luigi Arru.
Regione Pensionati in rivolta: “No tagli e più servizi”
Pensionati in rivolta: “No tagli e più servizi”







