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Quasi 300 mila firme, 15 mila volontari in campo – per lo più studenti – 48 Comuni coinvolti di cui tre in Piemonte e circa 700 tra siti e beni culturali presi d'assalto dai visitatori. Monumenti Aperti 2016, la manifestazione che dal 23 aprile al 29 maggio ha aperto le porte ai tesori della Sardegna, si è chiusa con un grande successo e una straordinaria affluenza.
E per il prossimo anno si pensa di allargare gli orizzonti.
"Per il 2017 stiamo già lavorando per la Festa dell'Europa e per mettere in rete esperienze simili anche in altri paesi in vista dell'anno europeo del patrimonio culturale previsto per il 2018", ha sottolineato Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi, che coordina la manifestazione giunta alla sua 20esima edizione. "Monumenti Aperti é il frutto di un lavoro costante di pianificazione e programmazione che dura 12 mesi e rilancia sin dal giorno della chiusura dell'edizione precedente la prospettiva per la prossima", ha aggiunto Frongia.
Protagonisti anche di questa edizione i volontari, per la maggior parte studenti. "Ambasciatori e testimonial dei tesori della Sardegna – ha sottolineato l'assessore regionale alla Cultura Claudia Firino – gli studenti vero valore aggiunto della manifestazione, sempre più chiedono di essere coinvolti in MA, una formula vincente che viene esportata anche in Piemonte".
A Cagliari i quattro siti più frequentati sono stati: Ospedale Civile 8.400 firme, Orto dei Cappuccini 7.500, Casa Massonica 6.600 e Orto Botanico 6.300. Ma la 'festa dei beni culturali dell'isola' dal nord al sud della Sardegna é stata un viaggio alla riscoperta di bellezze naturalistiche, storiche e architettoniche, anche dimenticate. Soprattutto nei piccoli centri ha coinvolto pienamente le comunità.
Non solo visite a siti e monumenti, la manifestazione ha proposto 13 itinerari tra arte letteratura e natura e promosso 595 esercizi della ristorazione attraverso l'iniziativa regionale Gusta la Città.