Dopo lo sblocco delle risorse i lavoratori dell'Aias potranno contare su uno stipendio arretrato, liquidato il 9 giugno scorso, mentre un altro "sarà pagato entro la fine del mese. Nel frattempo si cercherà di recuperare gli arretrati confidando negli impegni presi dalla classe politica in sede di audizione in commissione Sanità". Lo ha annunciato la presidente dell'Aias, Anna Paola Randazzo, nell'incontro con i sindacati firmatari del contratto di lavoro.
La riunione è servita per informare le sigle che da dicembre scorso l'associazione non riceveva i pagamenti delle fatture emesse alle Asl e che questa situazione si è sbloccata dopo l'incontro avuto in commissione il 23 maggio scorso. I pagamenti hanno consentito di riallacciare rapporti corretti con le banche che hanno riaperto così le linee di credito. Attraverso i propri legali, l'Aias ha chiesto alla Regione di emanare un provvedimento che regolarizzi l'applicazione della norma che prevede il pagamento diretto da parte delle Asl ai propri dipendenti che ne facciano richiesta, salvaguardando così il servizio sanitario essenziale che viene erogato nelle strutture Aias.
Secondo l'associazione, infatti, occorre evitare che l'importo delle fatture venga integralmente utilizzato per pagare i lavoratori che attivano l'articolo a scapito della copertura dei costi del servizio e ovviamente dei loro colleghi che non ne fanno richiesta.







