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Pd in profonda crisi in Sardegna perde Olbia, Sinnai e soprattutto Carbonia, dove il Movimento 5 stelle con Paola Massidda conquista un altro capoluogo e mette il suo primo sindaco donna nell'Isola. E dopo 20 anni il centrosinistra dice addio al governo di Monserrato.

 Questo l'esito dei ballottaggi che hanno visto confermare anche in Sardegna il calo dell'affluenza: alle 23 aveva votato il 53,6 per cento degli aventi diritto. Nel Sulcis il Partito democratico viene sconfitto in maniera schiacciante pur correndo con il sindaco uscente Giuseppe Casti: Paola Massidda stravince con il 61,6% delle preferenze, mentre lo sfidante si ferma al 38,4%.

Da sempre città "rossa" Carbonia passa di mano dopo che al primo turno la coalizione di centrosinistra era riuscita a staccare l'avversario: 36,15% per Casti contro il 21,95% della Massidda. Il Pd perde anche Olbia, dopo un lungo testa a testa tra i due contendenti. Sindaco della citta gallurese è nuovamente Settimo Nizzi, ex parlamentare di di Forza Italia: con il 50,7% batte l'esponente del Pd Carlo Careddu, fermo al 49,3%.

Lo scenario tragico per i dem si ripete anche a Sinnai, in provincia di Cagliari: l'uscente del Pd Maria Barabara Pusceddu resta inchiodata al 48,8%, mentre lo sfidante Matteo Aledda, sostenuto da una coalizione di centrosinistra e identitaria (Sel-Cd, Rossomori e Pd'Az), raggiunge il 51,2%. Infine a Monserrato, altra cittadina dell'area metropolitana di Cagliari come Sinnai, il centrosinistra esce sconfitto dopo un ventennio alla guida della città. Il nuovo sindaco è Tommaso Antonio Locci: con una coalizione riformista-socialista ottiene il 65,4% delle preferenze.

Bloccato al 34,6% Antonio Vacca, sostenuto da Sel, Rossomori, Psd'Az e da una lista civica. Il Movimento 5 stelle, pur non vincendo, conquista un consigliere comunale a Olbia, Sinnai e Monserrato.