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Il tribunale del Riesame di Sassari ha accolto le richieste di annullamento delle misure cautelari presentate dai difensori di alcuni degli indagati nell'inchiesta per i maltrattamenti nella casa di riposo L'Accoglienza di Nuoro, che il 25 maggio scorso aveva portato la Procura a sollecitare tre arresti e altrettanti obblighi di dimora.

La direttrice, 55 anni di Nuoro, era finita ai domiciliari, due operatori, I. P., 55 anni, e G. P., di 38, anche loro nuoresi, erano stati rinchiusi nel carcere di Badu 'e Carros, mentre per tre infermieri, M. L. C, 46 anni di Macomer (Nuoro), L. M., di 39 di Ittiri (Sassari) e G. N., albanese di 46 anni, era stata sollecitata la misura cautelare dell'obbligo di dimora. Il tribunale del Riesame ha accolto l'istanza per i tre infermieri, che ora sono tornati in libertà, e per I. P., che è uscito dal carcere ma dovrà restare ai domiciliari.

Nessuna istanza invece è stata presentata dai legali della direttrice Serra e dell'operatore P.. I sei sono accusati a vario titolo di maltrattamenti e violenze ai danni dei degenti, molti dei quali affetti da handicap o gravemente malati. Per la Procura di Nuoro, sono state gravissime le condotte adottate dagli operatori: percosse, schiaffi e calci ai 26 ospiti della struttura, tutti ultrasettantenni.

A perpetrare la maggior parte delle azioni violente sarebbero stati due operatori in particolare. Spesso gli anziani venivano legati e chiusi in una stanza, specialmente di notte in modo che gli operatori non venissero disturbati. La mattina venivano svegliati prestissimo, preparati e lasciati in stanze al freddo.