Nessuna limitazione nell'erogazione del servizio idrico per gli utenti che si trovano in condizioni economiche gravi: a loro è garantito l'accesso a un Fondo di solidarietà e sostegno istituito presso l'Ente di governo dell'Ambito della Sardegna e destinato al pagamento delle bollette. No agli slacci nemmeno nei casi di morosità grave (per importi superiori a cinquemila euro): deve comunque essere erogato il minimo d'acqua vitale garantito. Sono i punti principali della proposta di legge presentata dal gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale (primi firmatari Marco Tedde e Ignazio Locci). Il testo è stato scritto dopo le richieste di conguagli inviate da Abbanoa agli utenti sardi relativamente alle annualità dal 2005 al 2011.
"Si tratta di una proposta concreta contro l'immobilismo della Giunta -ha spiegato il capogruppo Pietro Pittalis – se nell'Esecutivo hanno idee migliori allora facciano qualcosa. Da parte mia, ho appena ricevuto una telefonata dal sindaco di Nuoro, preoccupato perché in città ha circa mille utenze prossime allo slaccio". Secondo Tedde, "il Consiglio regionale deva esprimersi sulle tariffe irretroattive illegittime e in generale Abbanoa deve trasformarsi, da ente aguzzino, in amico dei sardi". "La nostra proposta si limita ad andare incontro alle famiglie", ha aggiunto Locci, mentre per Alessandra Zedda "dopo sanità e trasporti, le questioni relative a un altro bene primario, l'acqua appunto, porteranno al disordine sociale. Sono certa che se facessero un referendum, la maggior parte dei Comuni sceglierebbe di uscire da Abbanoa".