bambini-e-cani-i-consigli-per-un-approccio-sicuro

I cani sono dei bambinoni, a tutte le età, ecco perché vanno tanto d’accordo con i cuccioli di uomo: voglia di correre, muoversi, giocare, amicizia e fedeltà, ingenuità e spensieratezza, queste sono le caratteristiche che li accomunano.

I bambini sono particolarmente attratti dagli animali e ogni volta in cui ne adocchiano uno per strada, al parco, in spiaggia o a casa degli amici non esitano a travolgerlo per accarezzarlo.

E’ questo il problema: piombare improvvisamente addosso a un cane e offrirgli l’affetto nel modo sbagliato. Bambini e cani sono un ottimo binomio ma per farlo funzionare, senza mettere a rischio incolumità dei primi e salute dei secondi, che precauzioni si possono prendere?

Lo abbiamo chiesto a Michela Loddi, educatrice dell' Affinity Dog educazione cinofila,  che ci ha dato alcuni semplici consigli per vivere in sicurezza l’incontro di un bimbo con un cane sconosciuto.

I presupposti

La prima cosa da chiarire è che dev'essere un adulto a condurre il gioco, a lui spetta il ruolo di guida nel rapporto bambino/cane: è necessario che il processo di conoscenza e reciproco rispetto  venga accompagnato da una persona matura e consapevole e che il bambino, in presenza di un cane che non si conosce, ma più in generale in presenza di un qualsiasi cane, sia seguito e se necessario frenato.

D'altro canto il proprietario dell'animale è tenuto a rispettare tutte le indicazioni previste dalle legge per la tutela del cane e l’incolumità delle persone che possono entrare in contatto con lui. Nello specifico:

 a) utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; 
b) portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti; 
c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; 
d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; 
e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.

Alcune semplici regole, cosa NON fare

Quando il bambino incontra un cane o lo vede da lontano e manifesta interesse e desiderio di entrare in contatto con lui ci sono delle cose che non dovrebbe mai fare per scongiurare una reazione negativa dell'amico a quattro zampe. I cani infatti comunicano in modo diverso dal nostro, mentre gli esseri umani utilizzano la comunicazione verbale, i cani utilizzano la comunicazione olfattiva, visiva e posturale. Sono le posture che permettono ai cani di comunicare sia con l’uomo che con i propri simili. Una postura, o un gesto considerato buono e positivo per l'uomo può essere interpretato come un grave segnale di pericolo e minaccia per il cane. Ecco cosa non fare mai:

• Avvicinarsi al cane frontalmente  e con passo spedito

• Corrergli incontro

• Accarezzarlo all’improvviso

• Abbracciarlo

• Toccarlo per forza

• Toccarlo in testa

• Lanciarsi addosso alle sue spalle

• Guardarlo fisso negli occhi

Cosa fare

Avvicinarsi al proprietario, lentamente, ma non abbastanza da permettere al cane di raggiungerci, e domandare se il suo cane si può accarezzare.  Se la risposta è positiva:

• Richiamare l’attenzione del cane ( chiamandolo per nome);

• Aspettare che il cane guardi il bambino;

• Quando il cane stabilisce un contatto visivo chiedergli di venire;

• Aspettare che sia il cane ad avvicinarsi;

• Se il cane vorrà essere accarezzato  sarà lui a chiederlo

 

Dove accarezzare il cane

Nell’immagine i punti di piacere e di fastidio nel cane:

Se un cane sconosciuto si avvicina?

Moltissimi casi di aggressione sono, in realtà, casi di “legittima difesa” da parte del cane che si è avvicinato per semplice curiosità  o con intenzioni amichevoli, ma è stato accolto con urla, borsettate o bastonate da persone che, avendone paura, hanno pensato che “la miglior difesa fosse l’attacco”.

La cosa giusta da fare se un cane sconosciuto e libero viene nella nostra direzione  è innanzitutto quella di rimanere immobili, distogliere lo sguardo (oppure socchiudere più volte gli occhi), mostrare completa indifferenza. Novantanove volte su cento, lui farà lo stesso con noi.

E se il cane attacca? Cosa non fare

Se il cane si avventa sul bambino spesso è istintivo cercare di sottrarre la vittima tirandola via dalla sua bocca , ma la maggior parte delle ferite gravi causate dal morso del cane non sono dovute al morso stesso, ma all’azione dei presenti che:

a) tirando, strappano loro stessi la carne della vittima;

b) stimolano la possessività del cane, che vedendo qualcuno che entra in competizione con lui per togliergli la sua “preda” tende a stringere più forte, oppure a migliorare la presa assestando morsi successivi

Cosa fare

Intervenire durante un attacco spesso è un’azione che richiede molto sangue freddo. Cosa impossibile per chi vive una situazione d’emergenza. In linea di massima, per far togliere la presa del morso al cane sarebbe fondamentale far perdere la posizione quadrupedale all’animale. Per farlo  lo si può solleva dalle zampe posteriori, o gli si tira il collare verso l'alto in modo da chiudergli l'epiglottide e indurlo ad aprire la bocca per poter respirare.