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"Non sopprimete quel cane". È l'appello lanciato dall'Ente nazionale protezione animali (Enpa) dopo l'episodio avvenuto a Carbonia in cui un dogo argentino tenuto al guinzaglio dal suo padrone ha morso alla testa una bambina di 9 anni, provocandole leggere ferite. Unendosi a un'appello dei genitori della piccola, l'Enpa chiede ai veterinari della Asl, che hanno preso in consegna il cane per una valutazione comportamentale, di non ucciderlo.

"Sembra proprio che si sia trattato di un incidente – spiega Giuseppe Fascì coordinatore dell'Ente per la Sardegna – è possibile che il cane abbia interpretato il gesto affettuoso della bambina come un atto di aggressione e si sia dunque difeso. Il dogo comunque non deve essere soppresso. Vorrei infatti ricordare che, nel caso in cui dovessero emergere problematiche di natura comportamentale, queste possono essere affrontate e risolte attraverso un percorso finalizzato al pieno recupero dell'animale. Naturalmente offriamo fin da ora il nostro supporto alla famiglia e al cane".