Anche i testimoni seguono l'esempio del leader indipendentista di Meris, Salvatore Meloni, noto Doddore, che ieri per la prima volta si è difeso in sardo davanti ai giudici della Corte d'appello di Cagliari.
E' accaduto questa mattina in Tribunale a Oristano durante il processo che vede lo stesso Meloni imputato per manifestazione non organizzata. La difesa ha chiamato a testimoniare il giornalista pubblicista Francesco Pinna. "Mi volevano sentire in merito a una conferenza stampa organizzata da Meloni il 27 giugno del 2014 davanti alla Questura di Oristano – racconta Pinna – ed io vedendo che in aula c'era l'interprete, quasi come fosse una battuta, ho detto che avrei testimoniato in sardo".
Il legale dell'indipendentista, Cristina Puddu, ha subito accolto con favore la richiesta del cronista. E' stato così nominato l'interprete Antonello Garau, già presente, ed è stato chiesto formalmente alla difesa se il loro testimone avesse interesse a testimoniare in 'limba'. "Mi hanno chiesto come si è svolta la conferenza stampa – ricostruisce ancora Pinna – e io ho risposto in sardo che non ricordavo nulla, ma che ero sicuro di aver partecipato visto che era un evento importante. Il presidente del Tribunale mi ha chiesto poi se ricordassi se c'erano davanti alla Questura tavolini e sedie, cosa di cui però non ho memoria.
La testimonianza è durata solo qualche minuto. Il pm non mi ha fatto alcuna domanda". Nell'ambito della stessa udienza, Doddore Meloni ha rilasciato dichiarazioni spontanee, sempre rigorosamente in sardo. Il processo è stato poi rinviato al 7 novembre prossimo.