"Le istituzioni che fanno parte del sistema di Protezione civile regionale hanno agito in sinergia per contrastare i roghi che stanno interessando in questi giorni i territori di Aidomaggiore, Borore, Dualchi, Noragugume e Sedilo", ha aggiunto l'assessore della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano, oggi a Sedilo.
"L'apparato antincendi è schierato fin dal 15 maggio – ha affermato – e lo sforzo per domare il fuoco di questi giorni è stato massimo in una contingenza di condizioni meteo caratterizzate da alte temperature, cambiamenti repentini della direzione del vento, continuità di vegetazione, fumo intenso che produceva scarsa visibilità e inaccessibilità in certi contesti. A tali condizioni non era cioè possibile fare di più e l'intervento delle forze antincendio ha lavorato per contenere i danni".
L'assessore ha ricordato che il sistema si avvale di professionisti e ci si attiene a un piano antincendi triennale, aggiornato annualmente. Lo schieramento è allestito in base a tale piano e ai piani operativi ripartimentali vigenti. L'apparato, coordinato dal Corpo forestale per gli incendi boschivi, da quest'anno ha inoltre una capacità di previsione del pericolo più efficace rispetto al passato, in quanto delineato su 26 zone di allerta territoriali omogenee e non più su base provinciale.
"Siamo accanto ai sindaci e alle popolazioni come in ogni emergenza – ha proseguito l'assessore – ma serve una consapevolezza che evidentemente ancora non si è consolidata: l'apparato antincendio da solo non basta e la prevenzione è fondamentale. Lavoreremo su questo con un impegno ancora maggiore".
Circa 600 gli uomini in campo in questi primi tre giorni ad Aidomaggiore, Borore, Dualchi, Noragugume e Sedilo tra agenti del Corpo Forestale (95), Forestas (220), volontariato di Protezione civile (120 persone da 7 associazioni isolane), compagnie barracellari (120) e varie squadre dei Vigili del fuoco (compreso il Pca, il Posto di comando avanzato titolato per gli interventi a ridosso dell'abitato)